Risiedere lungo la costa di Carini sta diventando un incubo. Oltre ai proclami di un ipotetico “Carini Lido” e a un paio di demolizioni di ruderi in riva al mare ogni semestre, la vivibilità per chi abita nel tratto di costa che va dal “Poseidon” fino al confine con Marina di Cinisi diventa ogni giorno più complicata. Il territorio versa in uno stato di incuria, tra carenze di servizi per i cittadini, strade dissestate, roghi di cavi di rame rubati e, con le piogge torrenziali, anche olezzi perduranti e nauseabondi, come quelli che per tutta la serata di ieri non hanno dato tregua a migliaia di residenti carinesi.
Non va meglio dal punto di vista della sicurezza: i furti sono all’ordine del giorno, come denunciato da alcuni cittadini ieri, 15 febbraio, riguardo al furto di contatori dell’acqua, presumibilmente per ricavarne rame e ottone da rivendere al mercato nero. Proprio il rame, l'”oro rosso”, è oggetto di furto costante dalla rete ferroviaria incustodita che attraversa tutto il territorio di Villagrazia di Carini per arrivare all’aeroporto Falcone Borsellino. Chilometri di cavi elettrici che poi vengono puntualmente dati alle fiamme lungo la costa per essere liberati dalla plastica e rivenduti al mercato nero.
E non va meglio in estate quando la popolazione raddoppia e si assiste all’invasione di bagnanti nel tratto di costa liberato dalle costruzioni abusive, ma totalmente privo di servizi. Manca un posteggio, la viabilità per raggiungere la costa è completamente inadeguata, strada stretta e dissestata. Non ci sono servizi igienici e di salvataggio.
Insomma, la costa di Carini non trova pace. Da oasi naturalistica, un tempo luogo di pace e bellezza, è diventata uno spazio cementificato e imbelle che, una volta liberato dalle costruzioni abusive, non è altro che il simbolo del degrado di un territorio che non trova pace.
La situazione è critica e richiede interventi urgenti da parte delle autorità competenti. I cittadini chiedono maggiori controlli sul territorio, la riqualificazione delle strade e dei servizi, una maggiore attenzione alla sicurezza e alla lotta contro il degrado.
La costa di Carini merita di tornare a essere un luogo vivibile e sicuro per i residenti e un’attrattiva per i turisti. Non possiamo permettere che questo angolo di paradiso venga ulteriormente rovinato dall’incuria e dalla criminalità.
È necessario un impegno concreto da parte di tutti per restituire alla costa di Carini il suo antico splendore.