Condannato per Estorsione, ma percepiva il reddito di cittadinanza

Redazione
da Redazione
2 Minuti di lettura

Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, in esito ad attività di intelligence economico-finanziaria e in stretta sinergia e collaborazione info-operativa con l’INPS, hanno individuato 12 soggetti quali presunti indebiti percettori di Reddito di Cittadinanza.

Pubblicità

Le Fiamme Gialle hanno accertato che i predetti avrebbero inserito, all’interno della richiesta di accesso alla misura assistenziale, membri del nucleo familiare precedentemente condannati per il reato di associazione mafiosa.

In particolare, uno dei soggetti indagati, condannato per estorsione e atti persecutori, avrebbe riscosso, negli ultimi tre anni, indebitamente una somma complessiva superiore a 26.000 euro.

Inoltre in due circostanze sarebbe emerso che i presunti indebiti percettori avrebbero indicato nella domanda di accesso alla misura assistenziale, familiari in stato detentivo, senza darne comunicazione all’INPS.

Pertanto, i le fiamme gialle, tenuto conto che tali condotte costituiscono causa ostativa alla concessione del reddito di cittadinanza destinato a chi ha realmente bisogno di un concreto aiuto per la sussistenza, hanno proceduto a denunciare i presunti illeciti percettori alla Procura della Repubblica di Palermo. La procura ha accolto le richieste avanzate dei militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano ed ha disposto nei confronti degli indagati il sequestro preventivo di oltre 50000 euro corrispondenti all’ingiusto profitto a danno dello Stato, provvedimento convalidato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo.

Contestualmente è stata inoltrata all’Ufficio INPS la segnalazione per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca/decadenza del beneficio.

Malgrado da più di un anno il reddito di cittadinanza sia entrato a regime e venga regolarmente erogato dall’INPS ed i controlli delle forze dell’ordine si fanno sempre più stringenti si continuano a scoprire illeciti percettori. Una misura che ha dato ossigeno a migliaia di famiglie italiane in difficoltà, che però necessita di elementi migliorativi proprio in fase di attribuzione del beneficio.

Condividi Articolo
1 commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.