Cinisi – Un fulmine a ciel sereno scuote la memoria di Peppino Impastato: la Casa Memoria, simbolo della lotta alla mafia, rischia di finire all’asta per coprire i debiti del fratello Giovanni. Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia oggi in edicola, Giovanni Impastato ha accumulato un debito di oltre un milione di euro con l’Agenzia delle Entrate.
La situazione sarebbe ancora più grave poiché la vendita della Casa Memoria e di tutti gli altri beni di Giovanni Impastato non basterebbe a saldare il debito. A complicare ulteriormente il quadro, l’abitazione di Cinisi dove attualmente risiede Giovanni Impastato è stata dichiarata abusiva e quindi non può essere pignorata.
La notizia ha suscitato grande preoccupazione. La Casa Memoria, luogo simbolo della lotta alla mafia, è un patrimonio culturale di inestimabile valore. La Regione Siciliana e la Sovrintendenza dei Beni Culturali si sono dette pronte a esercitare il diritto di prelazione in caso di asta, per scongiurare la perdita di questo importante luogo di memoria.
Su questo punto sono chiare le parole della sovrintendente Selima Giuliano la Casa Museo è sottoposta, “unitamente a 140 reperti in essa custoditi”, a una dichiarazione “di eccezionale interesse etno-antropologico”, diffidando “il proprietario” e “chiunque ne abbia il possesso” a
effettuare “ogni spostamento” o “utilizzo” senza il preventivo parere del dipartimento regionale dei Beni culturali e della Sovrintentenza.