Paura per la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Cervello, soprattutto per i residenti nella zona nord della città e del comprensorio carinese.
“Siamo venuti a conoscenza di una corrispondenza tra l’assessorato alla Salute e l’azienda ospedaliera Villa Sofia – Cervello, in cui si paventa la chiusura del pronto soccorso del Cervello, decisione presa senza per altro coinvolgere le organizzazioni sindacali. A nostro avviso si tratta di una decisione che rischia di avere conseguenze estremamente negative sull’utenza. Il reparto non andrebbe chiuso ma ricollocato provvisoriamente in locali adiacenti”. Lo affermano i commissari della Fials Palermo Giuseppe Forte, Antonio Ruvolo e Giovanni Cucchiara. Secondo la Fials “lo stesso assessorato consigliava il confronto con i sindacati che però non è avvenuto. Siamo preoccupati per le conseguenze di tale scelta. Proclamiamo lo stato di agitazione del personale e invitiamo la politica a intervenire a partire dalla Circoscrizione, a tutela di una vasta fetta di territorio che rischia di essere penalizzata. Ancora una volta l’amministrazione non coinvolge i sindacati e apprendiamo le scelte una volta avvenute”.
“Prenderò in esame personalmente la questione della prossima chiusura del pronto soccorso dell’ospedale “Cervello” e verificherò attentamente come stanno davvero le cose. L’obiettivo prioritario deve essere evitare che l’assenza di pianificazione e di coordinamento tra le strutture ospedaliere possa generare disservizi anche gravi per i cittadini. Tuteleremo il diritto alla salute con tutti i mezzi a nostra disposizione”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando la notizia della chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo per lavori di ristrutturazione.
Non tarda ad arrivare il comunicato dell’azienda ospedaliera Villa Sofia – Cervello. “E’ in corso una rimodulazione di tutte le aree di emergenza, dell’intero dipartimento Materno Infantile, delle sale operatorie, dei percorsi della Stroke Unit, dell’Ortopedia Adulti, dell’Urologia, della Chirurgia Toracica, dell’Ematologia, dell’Oncologia, etc. Tale rimodulazione dell’offerta sanitaria post- Covid ha il solo scopo di razionalizzare e, pertanto, migliorare l’assistenza sia in emergenza che in elezione.
Appare oltremodo riduttivo, quanto fuoriviante, parlare di chiusura del Pronto Soccorso per i seguenti motivi:
Rimarebbe, in ogni caso conservata la funzione di astanteria presso il Presidio Cervello, consentendo, altresì, l’avvio dei lavori di ristrutturazione e l’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse umane dedicate al Pronto Soccorso.
Il “nuovo” PS adulti di Villa Sofia beneficerà di un notevole incremento di superficie operativa comprendente tutto il Padiglione Biondo (circa 1000 mq), migliorando semmai il comfort dell’utenza e non certamente compromettendo l’efficienza e l’efficacia dell’accoglienza e tantomeno dell’assistenza e la qualità delle prestazioni in emergenza.
Non ultimo sarà ricompattato il Dipartimento Materno Infantile con il conseguente spostamento del Pronto Soccorso pediatrico, della Pediatria e dell’Ortopedia pediatrica presso il presidio Cervello ad integrazione del Pronto Soccorso Ostetrico ginecologico e degli altri reparti appartenenti a tale Dipartimento.
Si precisa, infine, che sono programmati incontri con l’Assessorato della Salute per la valutazione di tale percorso ipotizzato, propedeutici ai successivi passaggi sindacali contrattualmente previsti e all’adozione delle pertinenti procedure di sicurezza”.