Nei giorni scorsi i militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo, durante le normali operazioni di controllo economico del territorio in materia di sicurezza dei prodotti, hanno controllato un esercizio commerciale del quartiere Cappuccini di Palermo al fine di verificare il rispetto della normativa di settore. Dall’ispezione accurata dei locali da parte delle Fiamme Gialle veniva accertata la presenza di 23.987 articoli (palloncini gonfiabili in gomma, tubi spara coriandoli ed altri elementi decorativi per feste) tutti privi della prevista marcatura CE e quindi potenzialmente nocivi per la salute dei consumatori.
La marcatura CE denomina un insieme di pratiche obbligatorie per tutti i prodotti per i quali esiste una direttiva comunitaria, che include anche l’applicazione di un simbolo con le lettere “CE” sul prodotto oggetto di marcatura (da cui il nome). Essa è realizzata dal fabbricante di un prodotto regolamentato nell’Unione Europea, il quale dichiara, per mezzo della dichiarazione di conformità (o di prestazione nel caso dei prodotti da costruzione), che il prodotto è conforme ai requisiti di sicurezza previsti dalle direttive o dai regolamenti comunitari applicabili.
Per cui la merce priva di marchio CE, considerata pericolosa per i consumatori, è stata sottoposta a sequestro da parte dei Finanzieri, che provvedevano nel contempo ad elevare al rappresentante legale della società che gestiva il locale commerciale ai Cappuccini una sanzione amministrativa che va da un minimo di € 1.500 ad un massimo di € 10.000 ai sensi del D.Lgs. 54/2011.
In altri due esercizi commerciali uno in Via Leonardo da Vinci e l’altro in Via Cataldo Parisio, entrambi gestiti da soggetti di origine cinese, sono stati scoperti altri 13.971 prodotti (giocattoli, elettrodomestici, articoli per la casa e per la scuola), che venivano commercializzati senza idonea marcatura CE e non essendo accompagnati da documentazione, nonché istruzioni e informazioni sulla sicurezza in una lingua che possa essere facilmente compresa dagli utilizzatori finali nello stato di immissione in consumo. Pertanto, i Finanzieri hanno sottoposto a sequestro amministrativo i prodotti, contestando ai due rappresentanti legali sanzioni amministrative pecuniarie per un totale di circa 12.000 euro.
Redazione – Palermo Post