Barbera sold out e la città si riscopre rosanero

Simone Di Trapani
da Simone Di Trapani
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Barbera sold out, per la seconda volta consecutiva, più di trentamila spettatori assisteranno ai playoff di lega pro. Oggi va in scena  quarto di finale tra Palermo e Virtus Entella (andata 2 a 1 per i rosanero). Con il Palermo grande favorito per raggiungere in semifinale il Feralpi Salò, che a sorpresa ha eliminato la Reggiana.

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Numeri da capogiro che non si registravano da Palermo – Frosinone, la finale playoff di B del 2018 e che poche squadre di categorie ben più blasonate possono vantare.

La città, relegata nel purgatorio delle serie minori dopo il fallimento, ha una gran voglia di tornare nel calcio che conta. Saranno stati i risultati positivi e il probabile acquisto dell’ottanta percento delle quote azionarie da parte del City Football Group, fatto sta che non si registrava un entusiasmo così almeno da almeno dieci anni.

I biglietti, messi in vendita nella giornata di mercoledì alle 15, sono finiti dopo due soli giorni. Barbera sold out, dunque, aiutato dalla bella vittoria di Chiavari all’andata, con la squadra sospinta ancora da duemila tifosi circa in trasferta. Sintomo che c’è voglia di far parte di un’altra pagina importante della storia del calcio cittadino.

Comunque andrà, in questo finale di stagione, dopo le diffidenze e i malumori per un girone d’andata disastroso, pubblico, squadra e dirigenza rosanero sono di nuovo in connessione sentimentale tra loro. Un miracolo che non accadeva dai tempi d’oro della serie A. Un merito da ascrivere al Presidente Mirri, che da innamorati del calcio e dei colori rosanero abbiamo anche criticato, nei momenti peggiori del girone d’andata. Perché la lega pro è un purgatorio che il pubblico rosanero non merita e avremmo già voluto mettere alle spalle lo scorso anno.

Barbera sold out

Basta fare un giro per la città per carpire il fermento per le sorti della squadra rosanero.

Davanti alla moto ape del panellaro non si parla di scudetto Milan o Inter, ma si sente discutere di sceicchi, arabi e serie A, perché sognare non costa nulla e questa città ha bisogno di riscattarsi, cosa che nel calcio non sembra più impossibile.

Simone Di Trapani – Palermo Post

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