Si svolgerà domenica, 26 marzo alle 17.00, al Museo Guttuso di Bagheria una mostra fotografica dedicata a Mimmo Pintacuda, fotografo bagherese, scomparso nel 2013.
L’evento è patrocinato dall’amministrazione comunale bagherese.
La mostra, allestita nei locali del corpo C del Museo Guttuso, sarà preceduta dalla presentazione del libro “Mimmo Pintacuda, il testimone discreto – La storia del vero Alfredo di Nuovo Cinema Paradiso”, scritto da Paolo Pintacuda, scrittore e sceneggiatore, figlio dell’indimenticabile fotografo di Bagheria, a cui si ispirò Giuseppe Tornatore, per il personaggio di Alfredo, l’operatore cinematografico (interpretato da Philippe Noiret) nel film capolavoro “Nuovo Cinema Paradiso”, vincitore del Premio Oscar nel 1990 come miglior film straniero.
La presentazione del volume verrà effettuata alla presenza dell’autore, e del giornalista Roberto Tedesco, nella sezione dei manifesti cinematografici.
Mimmo Pintacuda, il vero “Alfredo” del film “Nuovo Cinema Paradiso”
Mimmo Pintacuda in più di cinquant’anni di carriera ha scattato migliaia di immagini che narrano la storia sotterranea del nostro Paese, e in particolare della Sicilia, nella seconda metà del secolo scorso.
Le sue opere, che rappresentano ancora oggi una forte e intensa testimonianza di arte e di impegno civile dall’effetto frastornante, meritano, come scrisse il pittore Renato Guttuso, di essere conosciute, riconosciute, e premiate.
Paolo Pintacuda, curatore della retrospettiva, s’incammina lungo il percorso indicato da Guttuso e nel catalogo della mostra, edito da Siké Edizioni, per ripercorrere la vita del padre in una biografia ricca, e approfondita.
Nelle pagine della biografia emerge la narrazione di una storia iniziata da un giovane fotografo che affrontando le privazioni della guerra, comincia ad appassionarsi al mondo del cinema, per diventare proiezionista: un’attività che svolge dagli anni ‘50 ai primi anni ‘80.
Ma è alla fotografia che Mimmo Pintacuda dedica gran parte della sua vita, come è ampiamente testimoniato da diverse iniziative, e da numerose mostre effettuate nel corso della sua carriera, nella quale si dimostra un artista ormai maturo, e con un stile preciso e riconoscibile che lo identifica e che lo contraddistingue.
L’opera di Paolo Pintacuda racconta la storia di un uomo attento e capace di rappresentare la realtà con una sensibilità visiva inedita, ma è anche il racconto dell’amicizia con Guttuso, nata da una controversia su un famoso olio su tela: “Il Pittore di carretti”, tratto da una fotografia di Mimmo, e quello del forte legame con Giuseppe Tornatore cominciato nell’inverno del 1965 nella cabina del cinema Capitol di Bagheria.
Sia la mostra sia la biografia costituiscono uno straordinario omaggio a un indimenticabile fotografo, e un racconto per immagini per conoscere la profonda umanità di un grande artista.
Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Bagheria.
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