Che la pandemia abbia cambiato le nostre vite non ci sono dubbi, ma con essa ha cambiato anche i reati di cui siamo vittime. Sono cambiate le abitudini, le priorità, il commercio e naturalmente anche i reati. La fotografia che il Generale Guarino ha fatto oggi all’Adn Kronos non lascia spazio alla fantasia. É una realtà cruda nella quale alla sofferenza di commercianti e piccoli imprenditori si associa l’impennata di reati legati all’usura.
Alla solitudine, costretti in casa dai continui lockdown si associa la crescita esponenziale di reati informatici, molti dei quali a sfondo sessuale. Un quadro cambiato che impone anche investimenti importanti per perseguire questa nuova tipologia di reati. La rete é infatti diventata il canale principale per ogni forma di relazione e scambio di informazioni. Dalla socialità al lavoro e di contro sono aumentati gli attacchi informatici e le truffe online. Palermo non fa eccezione rispetto al resto del paese, lo conferma all’Adn Kronos il generale dell’arma Arturo Guarino “Un dato molto sintomatico sono le truffe informatiche, e i delitti informatici in genere. In particolare, le truffe informatiche, in un anno, sono aumentate del 22 per cento – spiega Guarino – Mentre i delitti informatici di altra natura, anche a sfondo sessuale, sono aumentati del 90 per cento, passando da 39 denunce nell’anno ‘pre covid’ a 74 denunce al marzo 2021, in piena era Covid”.
Reati Informatici
Le truffe informatiche hanno numeri molto superiori – dice ancora il generale Guarino – Passiamo da 3 mila denunce a 3.500 denunce in un anno, con un aumento del 22 per cento”. “Quindi il maggior utilizzo di internet nel periodo Covid ha determinato una crescita molto significativa di individuazione di reati che poi possono determinarsi nel maggior uso di internet”. “Sono aumentati i furti di account, con successiva richiesta di riscatto, quindi utilizzo di falsi account, furti di identità, sostanzialmente – dice il generale Guarino – E sono aumentati significativamente il fenomeno del Ransomware, quei virus che criptano il contenuto di un computer, specie nelle aziende e poi chiedono un riscatto per la decriptazione”. E il generale ricorda in particolare i “casi di truffa di falsi siti di compagnia assicurative”.
Il Covid ha impoverito commercianti ed imprenditori, su questo non c’é dubbio. Impoverimento che non può essere arginato da ristori, incentivi e contributi statali. Per di più se faticano ad arrivare e quando arrivano non bastano ad evitare le chiusure forzate delle attività commerciali, ormai in ginocchio dopo un anno di apri e chiudi a singhiozzo. Il quadro che fa il Comandante provinciale dei Carabinieri é quello di un tessuto produttivo metropolitano che rischia di finire in mano all’usura e alla criminalità organizzata.
Redazione – Palermo Post