I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo nei confronti di Leonardo Costantino imprenditore di Partinico presente dagli anni ‘90 nel settore vitivinicolo, a cui sono stati dati gli arresti domiciliari.
Leonardo Costantino, nel tempo amministratore di fatto di tre società operanti nell’ambito del medesimo complesso aziendale, vengono contestati i reati di bancarotta fraudolenta distrattiva e documentale.
Le indagini, condotte dagli investigatori del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo – Gruppo Tutela Mercato Capitali, hanno delineato ipotesi distrattive a discapito della società fallita per circa 600 mila euro, che ha nel tempo accumulato un’esposizione debitoria per oltre 25 milioni di euro, omettendo, altresì, la presentazione dei bilanci e della documentazione fiscale al fine di ostacolare la ricostruzione delle operazioni poste in essere in danno dell’asse creditizio.
“Quello che è emerso è un modus operandi particolarmente allarmante, una sorta di naufragio pilotato di società al verificarsi di situazioni di crisi finanziaria, preceduto dalla sistematica distrazione delle liquidità e dei valori a favore di altre imprese riconducibili agli indagati”. A dirlo è il colonnello Gianluca Angelini, comandante del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Palermo, dopo l’arresto per bancarotta fraudolenta distrattiva e documentale di un imprenditore di Partinico, Leonardo Costantino ”Le condotte di bancarotta – aggiunge – determinano il mancato pagamento dei creditori, fornitori e fisco e costituiscono comportamenti criminali di concorrenza sleale che inquinano il tessuto economico sano e alterano le logiche di mercato, a discapito degli imprenditori che operano nella legalità rispettando le regole”.
Redazione – Palermo Post