Anche il Cittadella umilia il Palermo

Simone Di Trapani
da Simone Di Trapani
3 Minuti di lettura

Corini non capisce come mai viene criticato da più di un anno consecutivo e noi non capiamo come mai sia l’unico a non essersi accorto di non avere offerto nessuno spettacolo, di non aver valorizzato nessun calciatore e di non avere ottenuto nessun risultato. La possono raccontare come vogliono abbassando l’asticella mese dopo mese, per potere dire di aver raggiunto gli obiettivi prefissati, peccato però che gli obiettivi non li sceglie il management societario, ma le aspettative dei tifosi.

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Ricordo come se fosse ieri che un altro allenatore che non conosce l’umiltà, tale Walter Zenga appena arrivato da Catania sulla panchina rosanero disse: “il mio obiettivo è vincere il campionato”. Fu preso per folle, ma aveva Miccoli, Pastore, Cavani, Nocerino, Simplicio, Bresciano, Cassani e Balzaretti, se non lo scudetto il raggiungimento della Champions era il minimo sindacale con quella rosa e infatti Delio Rossi subentrato al mai rimpianto Zenga la sfiorò. Ecco Palermo e i palermitani in giro per il mondo avevano quegli obiettivi appena 13 anni fa e non vincevamo contro il Cittadella proprio da allora, da quando si affrontava la cadetteria con Dybala, Hernandez e Vazquez.

Lo Shock del fallimento pare aver fatto dimenticare a tutti cosa siamo stati per il calcio italiano e a livello europeo tra il 2005 e il 2016, ben 11 anni ad altissimi livelli e fior di campioni, anche del mondo, che hanno indossato la maglia rosanero. Non siamo nati nel 2019, non possiamo accontentarci della serie B, non possiamo accontentarci di essere messi sotto da un Cittadella qualsiasi. Oggi abbiamo assistito ad un primo tempo se vogliamo peggiore di quello visto contro il Brescia ed una ripresa cominciata con lo stesso andazzo, un Palermo sterile e il Cittadella che quando riparte fa venire i brividi. I veneti cominciano a crederci ed a pressare i rosanero che in tutta la partita non hanno mai calciato in porta. La partita sembra inchiodata sullo 0-0, ma comincia un lungo recupero in cui i veneti ci credono e con Pandolfi trovano la rete della Vittoria.

Sul Barbera piovono fischi e cala il buio, nel frattempo Corini si chiederà come mai viene criticato ormai dalla quasi totalità dei tifosi rosanero.

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