La stagione estiva è da poco iniziata e già una parte del golfo di Carini è interessata dalla presenza dell’ostreopsis ovatta, più comunemente conosciuta come alga rossa (volgarmente alga tossica).
Questa è una particolare alga presente nei mari tropicali anche se negli ultimi anni a causa dell’inquinamento e dell’ innalzamento delle temperatura ha favorito sua presenza anche nei mari siciliani.
I fattori che ne favoriscono la proliferazione rapida, sono la presenza in acque di azoto e fosforo che vengono apportati al mare dai fiumi, in più nei tratti in cui vi è ristagno di acqua, o per mancanza di correnti, o per la costruzioni di pennelli a difesa della costa oltre che l’aumento di temperatura già da 22-23 °C.
Se è presente l’alga tossica, le acque in superficie possono presentare colorazioni anomale e talvolta chiazze schiumose biancastre e marroni od opalescenza o materiale di consistenza gelatinosa in sospensione.
L’alga non è visibile ad occhio nudo L, ma ci si rende conto della sua presenza da ripetute ispezioni.
La sua presenza in mare e la conseguente inalazione di aerosol marino, può causare un’intossicazione i cui sintomi indirizzano verso un meccanismo irritativo aspecifico sulle mucose respiratorie e congiuntivali, con conseguente irritazione congiuntivale, rinorrea (raffreddore), difficoltà respiratorie (tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea) e febbre.
La modalità di esposizione per il manifestarsi dei sintomi non è l’ingestione, ma l’inalazione di aerosol marino e cioè di microparticelle acquose in sospensione contenenti l’alga.
I valori elevati, come riportato dalla analisi effettuate da Arpa Sicilia hanno fatto si che il Sindaco di Capaci Pietro Puccio abbia dovuto limitare la balneazione in alcuni tratti di Costa.
Di seguito le tabelle dell’Arpa Sicilia:
Aldo Sollami – Capaci Post