Impazza sui social media l’hashtag CoriniOut e adesso, purtroppo, è facile dare ragione a chi fin da settembre continuava a ripetere l’inadeguatezza di questo tecnico. Quando si gioca male al calcio, ti può andare bene una volta su tre e sono più o meno le vittorie del Palermo in questa stagione. Ma non è ancora tempo per potere archiviare il primo anno di serie B e fare il disastroso bilancio dell’anno uno dell’era City Group. Bisogna ancora salvarsi matematicamente e sperare nelle buona sorte, l’impegno non basta, già da sabato prossimo contro il Benevento.
Oggi a fine partita i tifosi hanno chiesto più impegno ai calciatori del Palermo, ma quello in realtà non è mai stato il problema, abbiamo sempre riconosciuto la volontà di farcela, la determinazione e la voglia in campo. Il problema è che giocano male al calcio e non hanno più energie per farlo, almeno da un mese. È evidente che non si reggono più i novanta minuti e questo è l’altro problema legato a Corini ed al suo staff. La preparazione di Gennaio, che serviva proprio a fare a mille il finale di stagione, evidentemente è stata fatta malissimo. Affidiamoci allora alla fortuna, che possa farci conquistare quei 5-6 punti in grado di garantirci la salvezza.
Palermo per ciò che rappresenta e per ciò che vale come proprietà non può mai avere come obiettivo stagionale una salvezza in serie B, per altro dopo aver giocato un calcio lontanissimo dallo spettacolo che meritano i tifosi. Ma per riprovarci il prossimo anno dobbiamo tenere duro ed assicurarci di potere disputare un’altra stagione in serie B. Il problema sarà semmai con chi ci riproviamo il prossimo anno? E non mi riferisco ad un allenatore ampiamente delegittimato (solo un masochista lo confermerebbe), ma piuttosto ad un management assolutamente inadeguato.
Chi ha gestito il Palermo in stagione non ha saputo valorizzare gli acquisti fatti dal CFG. Scelte tecniche decisamente folli pur di far giocare calciatori fuori forma e spesso fuori ruolo, quando si avevano qualità e potenzialità inespresse a scaldare la panchina. Allora ecco rispuntare l’hashtag CoriniOut. Magari bastasse per vedere un nuovo allenatore in panchina, noi tra mille critiche lo diciamo da settembre e non abbiamo mai smesso di dirlo. Non sarebbe mai troppo tardi, anche se la stagione è compromessa, sarebbe il segnale che Gardini e il gruppo che rappresenta hanno ambizioni diverse per questo Palermo.
Perché senza scrollarsi di dosso questo allenatore, il direttore sportivo e il management raffazzonato, che senza Baldini sarebbe ancora da metà classifica di lega pro, è impossibile ambire a quello che questa piazza merita.