La prima sezione della Corte d’Appello di Palermo ha emesso 29 condanne in appello, con dodici lievi ritocchi nelle pene, nei confronti di una banda di spacciatori che operava nel quartiere di Ballarò, nel centro storico del capoluogo siciliano. I giudici hanno accolto le tesi della procura generale, ritenendo fondato l’impianto accusatorio messo su dai carabinieri del comando provinciale.
L’organizzazione avrebbe messo in circolo cocaina, crack, hashish e marijuana, rifornendo i grossisti e anche singoli clienti nel mercato storico di Ballarò. Per quel che riguarda le riduzioni di pena, il collegio presieduto da Adriana Piras ha emesso le condanne in appello a 10 anni Silvio Mazzucco, ritenuto assieme a Ignazio Gallidoro (9 anni, due mesi e 20 giorni) uno dei capi della banda: ruolo attribuito anche a Giovanni Rao (6 anni e 8 mesi). A seguire Francesco Ferrara 5 anni e 8 mesi, Eduardo Premuda 5 anni e 20 giorni, Vincenzo Vetrano 5 anni, Antonino Cangemi 4 anni e 8 mesi, Antonino Gallidoro, Salvatore Grisafi e Cristian Lo Monaco 4 anni 7 mesi e 20 giorni a testa, Dario Cusimano 4 anni, 6 mesi e 10 giorni, mentre Tito Marco Kamel ha avuto un aumento di pena in continuazione di un anno e tre mesi. Ma anche per lui l’aumento é solo apparente e si concretizza in una reale riduzione, visto che si mettono insieme due condanne. Le altre posizioni sono state tutte confermate: vanno dai 2 anni e 8 mesi di Albina Molinaro ai due anni di Michele Arena, dai 18 mesi di Paolo Collura ai 14 di Daniele Taormina. A seguire un anno, un mese e 10 giorni per Angelo Berretta e Fabio Comito; Fabio Imperiale un anno e un mese; un anno a testa per Domenico Prestifilippo e James Candeh.
Gli altri tutti sotto un anno: 10 mesi e 20 giorni Raffaele Cardella, 10 mesi Marcello Imperiale e otto mesi per Emanuel Lo Monaco, Marco Saluto, Gianluca Calaio’ e Gabriele Giuseppe Rizzone. Sei mesi a Pasquale Sileci (conosciuto come Anthony) e a Chackib Farjallah, detto Filippo il tunisino.
Redazione – Palermo Post