Sono aumentati ancora i tassi di degassamento sull’isola di vulcano e adesso i gas prodotti sia dalle fumarole della fossa, che quelli prodotti dalle fumarole sul cono del vulcano e le nuove aperte sulla spiaggia di Levante hanno importanti concentrazioni di: CO2 (anidride carbonica) gas inodore e incolore che ad alte concentrazioni può essere pericolosissimo per la salute, H2S (idrogeno solforato) gas incolore, ma con un tipico odore di uova marce ad alte concentrazioni può essere letale, SO2 (biossido di sodio) gas incolore dal forte odore, può causare danni polmonari ad elevate concentrazioni. L’attività vulcanica sta iniettando grandi quantità di gas e aerosol nell’atmosfera, creando un rischio per la salute della popolazione locale nelle aree più vicine alle fumarole antiche e quelle che si sono aperte in queste settimane.
Per cui il sindaco delle Isole Eolie ha emesso l’ordinanza per evacuare altre 4 famiglie che vivevano in una zona compresa tra Pozzo Martello e casa Lombardo, diversa dalla zona della spiaggia di Levante, dove erano state evacuate le prime famiglie, ma limitrofa al cono del Vulcano.
L’area é stata interdetta alla permanenza e al transito di persone, animali d’affezione e quelli utilizzati nella pastorizia. Inoltre, in tutta l’isola sono state indicate le seguenti misure di autoprotezione: areare i locali prima di accedervi, non utilizzare locali interrati, evitare la permanenza prolungata in strutture depresse, non effettuare scavi e trivellazioni, segnalare immediatamente la presenza di animali morti senza apparenti motivi, ingiallimento e appassimento di piante e alberi, fuoriuscita di gas da pozzi o scavi.
Intanto con un comunicato stampa gli allevatori delle Isole Eolie fanno sapere che “le ‘fumarole’ di Vulcano non impattano sulla qualità delle carni e dei prodotti del bestiame allevato nell’isola delle Eolie. Il pascolo – osserva uno di loro, Fabrizio Lo Piccolo – é super controllato dai guardiani di turno. Avviene in zone tranquille e sicure, ben lontane sia dalla cima del cratere che dall’area “ex camping Sicilia” che per la fuoriuscita di gas é stata completamente interdetta dai vulcanologi. Insomma, il nostro bestiame é senza alcun rischio di contaminazione. Almeno per ora”.
“L’alternativa – aggiunge il suo collega Tindaro Orifici – comunque c’é ed é il Piano dove io ho tutti i mei vitelli e capre. Noi del nostro cratere ci fidiamo. Non ci ha mai tradito e non lo farà neppure in questa occasione. Certo le nostre attività che sono in via di estinzione dovrebbero essere anche incoraggiate. Si consideri anche che nell’isola non esiste un mattatoio e per la macellazione dobbiamo recarci a Barcellona con spese dei trasporti “esorbitanti”. “Le nostre aziende – puntualizza Lo Piccolo – per via dell’attività del Vulcano stanno anche accusando il colpo. Si sono ridotte le vendite. Noi esportiamo i nostri prodotti in tutte le isole, ma si avverte un calo. Per ora non facciamo neppure più le degustazioni con i turisti”.
“Per fortuna – evidenzia Orifici – abbiamo avuto una grandissima stagione turistica. La migliore degli ultimi 30 anni. E ora non ci resta che sperare nel nostro Vulcano. Ma siamo ottimisti”.
Anche il sindaco Marco Giorgianni, sebbene abbia interdetto alcune aree dell’Isola, tranquillizza gli abitanti: “i valori sono stabili e le aree interessate dal fenomeno del gas sono sempre la cima del cratere e l’ex camping Sicilia”. “Al porto – annuncia – sarà aperto il Centro operativo avanzato (Coa) con la presenza di esperti per dare ai cittadini tutte le informazioni sull’attività del vulcano. Inoltre é quasi pronto il piano della Protezione civile che sarà anche presentato alla cittadinanza e preannuncio che ci saranno delle esercitazioni. Invito i cittadini per qualsiasi segnalazione di rivolgersi al 112”
Roberta D’Asta – Palermo Post