Villabate, 30 ottobre 2024 – I Carabinieri della Compagnia di Misilmeri hanno arrestato un uomo di 50 anni e suo figlio di 23, entrambi palermitani, in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Palermo. L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica e ha portato all’accusa di tentato omicidio aggravato e detenzione e porto illegale di arma da fuoco.
Le indagini, condotte dai militari della Sezione Operativa di Misilmeri con il supporto della Stazione di Villabate, hanno delineato un quadro indiziario solido che ha giustificato l’emissione del provvedimento cautelare. La vicenda risale allo scorso gennaio e sembra nascere da una tensione familiare legata a una relazione finita tra un ventenne di Villabate e una ragazza coetanea, figlia e sorella dei due arrestati.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la rottura della relazione avrebbe avuto risvolti drammatici. La giovane era rimasta incinta, e questo evento avrebbe scatenato la reazione violenta dei suoi familiari, decisi a vendicare quella che consideravano una violazione dell’onorabilità della ragazza. Padre e figlio avrebbero quindi organizzato una spedizione punitiva, recandosi presso l’abitazione dell’ex compagno della ragazza. Qui, i due avrebbero chiamato il padre del giovane affinché si affacciasse al balcone, tentando di convincerlo a scendere in strada. Davanti al rifiuto dell’uomo, avrebbero aperto il fuoco, sparando sei colpi di pistola verso l’abitazione; quattro di questi sono penetrati all’interno dell’appartamento, ma nessuno è rimasto ferito.
L’episodio, interpretato dagli inquirenti come una “faida familiare”, grazie all’attività investigativa svolta dai Carabinieri, insieme alle dichiarazioni raccolte e alla ricostruzione dei fatti, ha portato alla misura di custodia cautelare per i due uomini, ora detenuti presso la casa circondariale di Palermo “Lorusso-Pagliarelli”.
Le accuse di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e di detenzione illegale di arma da fuoco potrebbero comportare pene severe, e l’indagine della Procura proseguirà per approfondire ulteriormente eventuali altri coinvolgimenti o dettagli su questa vicenda drammatica.