Il popolo di Vasco anche ieri, venerdì 17 giugno, ha gremito un intero stadio e in questa tappa è toccato al Francoscoglio di Sanfilippo a Messina.
Perlopiù isolani i circa quarantamila vaschisti, provenienti da tutte le province, che fin dalla mattina, soprattutto chi voleva accaparrarsi il miglior posto sul prato, si sono letteralmente accampati davanti ai cancelli d’ingresso. Nonostante il caldo, nonostante le lunghe ora di attesa, nonostante la calca per entrare e nonostante una cappa di nuvole sopra il cielo della città dello stretto, che per qualche ora ha fatto temere un ultimo acquazzone di una primavera ormai agli sgoccioli, l’adrenalina, che solo il Blasco sa dare, saliva sempre più forte, fino ad esplodere sulle note di “XI Comandamento”. Un susseguirsi di canzoni, capolavori che hanno fatto la storia del rock italiano, un esaltante viaggio nel tempo dai favolosi anni ottanta, con testi come ” C’è chi dice no”, “Toffee”, ” Vita Spericolata”, per continuare con gli “Spari Sopra”, “Stupendo” e “Rewind”, icone degli anni novanta. E poi, quasi alla fine, fa il suo ingresso sul palco anche “Il Gallo”, in tempo per la celebre e immancabile presentazione di tutta la band, la Combriccola del Blasco, sulle note di ” Siamo solo noi”. Dopo poco più di due ore di concerto, in cui tutte le generazioni presenti, dai giovanissimi agli over 60, hanno urlato chi più chi meno le canzoni che più sentiva proprie, sulle note della meravigliosa “Albachiara” , un coro di 40mila voci ha spento le luci sul palco di questo memorabile evento.
Roberta D’Asta – Palermo Post