Nonostante il garante abbia chiesto la sospensione dell’Ordinanza emanata dal Presidente della Regione Sicilia, che introduce il green pass obbligatorio negli uffici comunali, il comune di Palermo ha deciso di attuarla immediatamente. Di poche ore fa la nota congiunta del segretario generale del Comune di Palermo, Antonio Le Donne e del Vicesindaco, Fabio Giambrone, i quali rendono noto che “l’Amministrazione comunale di Palermo, in attuazione dell’ordinanza del Presidente della Regione n.84 del 13 agosto scorso, interdirà, a coloro che saranno sprovvisti della certificazione verde, l’accesso ai servizi pubblici erogati direttamente dal Comune di Palermo e a quelli erogati dalle Aziende comunali partecipate, nonché a quelli erogati dai soggetti privati incaricati dal Comune”.
Una scelta che susciterà sicuramente un vespaio di polemiche, con la cittadinanza sempre più insofferente a norme che appaiono quanto meno illogiche. Se, infatti, é indubbio che bisogna vaccinare quanta più popolazione possibile, per riuscire a fermare le varianti e contemporaneamente ridurre in maniera drastica i ricoveri, non si capisce perché si può andare a Messa o salire su un Bus senza certificazione verde, mentre non si può andare a fare la carta d’identità presso gli uffici comunali. Sono proprio questi corto circuiti di illogicità a rendere il terreno fertile per chi cavalca, a fini politici, il malcontento popolare.
Se poi aggiungiamo che l’esibizione del green pass dove previsto é attuata solo sulla carta, come solo sulla carta sono stati i controlli per far rispettare le restrizioni per il ferragosto, avremo la fotografia definitiva dell’efficacia di queste misure: fare litigare i cittadini sui social media tra pro e contro, come due opposte tifoserie che compiacciono le rispettive parti politiche.
Vogliamo sperare che la folla di cittadini che vediamo ogni mattina davanti gli uffici comunali di viale Lazio, mandati dalle circoscrizioni in carenza di organico, causa anche le ferie, non sia il segnale dell’ennesimo patatrac al comune di Palermo. Ci sono servizi che vanno garantiti ad ogni cittadino secondo un principio di uguaglianza. Quindi auspichiamo che la richiesta di Fabio Giambrone alla SISPI, affichè online funzioni tutto, sia immediatamente esecutiva.
Roberta D’Asta – Palermo Post