L’organizzazione mondiale della sanità consiglia di non assumere più di 5 grammi di sale da cucina con la dieta giornaliera, che sono quelli contenuti in un cucchiaino da caffè. Noi italiani siamo tra le popolazioni che ne consumano di più , con una media di 12 g al giorno.
Il sodio è il minerale responsabile dell’aumento di fame, ritenzione idrica è sovrappeso. Perché se ho mangiato molto salato ho più fame? Il meccanismo alla base di questa conseguenza è legato al tentativo del corpo di evitare di farsi “rubare” l’acqua dal sale, mantenendone alto il livello soprattutto nei reni. Per fare questo viene consumata una grande quantità di energia, ed ecco spiegata la fame.
Circa il 70 % del sale che consumiamo non viene dalla nostra saliera, ma è nascosto nei cibi conservati e precotti. Attenzione a zuppe liofilizzate, snack salati , brioche, carni surgelate confezionate, verdure sott’aceto, merendine…..L’abitudine a mangiare salato genera una forma di dipendenza, che però non è irreversibile: riducendo gradualmente il consumo di sale nella nostra dieta quotidiana, infatti, si migliora la sensibilità gustativa, ci si abitua ad un gusto meno intensamente sapido recuperando il sapore naturale dei cibi e ovviamente si riducono i rischi legati all’abuso di sale. l problema maggiore è quello di un danno vascolare progressivo. Il sale, nel corso degli anni, comporta un deterioramento alla parete delle arterie e questo processo inizia da subito, già dall’infanzia . Gli effetti si possono presentare sotto forma di un aumento della pressione arteriosa più o meno precocemente a seconda della maggiore o minore predisposizione individuale.
Un eccesso di sale nella dieta comporta anche una perdita di calcio con le urine e quindi maggiori rischi di calcolosi renale e di osteoporosi, con maggiore fragilità ossea e rischio di fratture.