Truffe all’INPS: 52 arresti e 800 denunce in Sicilia

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Truffe all’INPS: 52 arresti e 800 denunce in Sicilia

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Nel corso dell’anno i carabinieri hanno condotto in tutta la Sicilia un’importante attività di controllo per contrastare le truffe all’INPS attuate attraverso i falsi braccianti agricoli e le indebite percezioni del reddito di cittadinanza. Il bilancio di tali verifiche è stato di 52 persone arrestate e 800 denunciate, consentendo così all’INPS di recuperare somme già erogate e soprattutto di bloccare ulteriori centinaia di migliaia di euro.

Nel marzo scorso i carabinieri di Lercara Friddi, in provincia di Palermo, hanno denunciato 30 persone per aver reso false dichiarazioni per percepire indebitamente il reddito di cittadinanza per un danno erariale di circa 235.000 mila euro. A Catania nel maggio scorso sono state arrestate 40 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, falsi e truffe ai danni dell’Inps. Nel maggio i carabinieri a Messina hanno arrestato 12 persone per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza per un danno erariale di oltre 100.000 euro. A Caltanissetta è stata disarticolata un’associazione mafiosa che controllava le attività agricole nella provincia imponendo agli imprenditori le tipologie di colture da realizzare. Nel novembre scorso i Carabinieri di Trapani avevano scoperto una maxi truffa ai danni dell’Inps. Gli indagati, utilizzando imprese e società del comparto edile esistenti solo sulla “carta” ed aventi sedi “fantasma”, avevano fittiziamente assunto 241 persone, allo scopo di percepire indebitamente le indennità previdenziali e assistenziali. I finti lavoratori, a loro volta, si impegnavano poi a versare ai titolari delle ditte fittizie la metà del valore di tali indebite indennità (ad esempio quella della disoccupazione, pur non avendo mai lavorato neanche un giorno).

L’indagine ha inoltre evidenziato l’indebita erogazione di contributi europei nel settore agricolo in favore di alcuni esponenti dei clan mafiosi ed estorsioni ai danni di imprenditori di Mazzarino. “Il quadro delineato – afferma il Generale di Brigata Rosario Castello, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia – evidenzia una preoccupante diffusione di tali fenomeni ed è per questo motivo che le Stazioni dell”Arma, in sinergia con i Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro e con la collaborazione dell’Inps e delle organizzazioni delle imprese agricole, hanno intensificato la risposta verso queste inaccettabili sottrazioni di risorse dalle casse dello Stato contrastando anche ogni sorta di indebito arricchimento connesso a tali reati”.

Redazione – Palermo Post

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