Un subacqueo di 47 anni, Filippo Angileri, nato a Milano, ma residente a Palermo ha perso la vita durante un’immersione nelle acque tra Altavilla Milicia e Trabia, in provincia di Palermo. La tragedia si è consumata nel pomeriggio di oggi, e il corpo dell’uomo è stato recuperato dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco dopo ore di ricerche. Sub morto, una notizia che scuote la comunità degli appassionati di immersioni.
L’uomo, sub esperto ed appassionato, si era immerso insieme a un amico. Quest’ultimo, non vedendolo riemergere in superficie, ha dato immediatamente l’allarme, facendo scattare le ricerche. Un gesto tempestivo, che purtroppo non è bastato a salvare la vita del 47enne.
L’Allarme, le Ricerche e il Ritrovamento: una Corsa Contro il Tempo
L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio, e immediatamente si è attivata la macchina dei soccorsi. Sul posto sono intervenute le motovedette della Capitaneria di Porto e i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, che hanno avviato le ricerche in mare, scandagliando il fondale nella zona dell’immersione. Dopo ore di ricerche, purtroppo, è arrivata la tragica scoperta: il corpo del subacqueo è stato individuato e recuperato dai sommozzatori. Un momento di dolore e di sconforto, che ha spento le ultime speranze di ritrovare l’uomo ancora in vita.
Il corpo del 47enne è stato trasportato a riva, in attesa dell’arrivo del medico legale, che ha accertato le cause esatte del decesso, attribuibile ad un malore durante la battuta di pesca. Questa mattina stessa la salma di Filippo Angileri è stata restituita alla famiglia che predisporrà i funerali. Una tragedia che lascia molti interrogativi. L’episodio ripropone il tema della sicurezza nelle immersioni subacquee, un’attività appassionante ma che richiede sempre la massima prudenza e il rispetto di tutte le norme di sicurezza. La tragedia di oggi è un monito a non sottovalutare mai i rischi del mare.