Termini Imerese, Tentato Omicidio a Trabia: Arrestato 35enne, Era Evaso dai Domiciliari
Un uomo di 35 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri a Termini Imerese con l’accusa di tentato omicidio, porto illegale di arma da fuoco clandestina ed evasione. L’uomo, secondo le indagini, avrebbe sparato diversi colpi di pistola contro un’auto con quattro persone a bordo, in una notte di settembre a Trabia. Un’azione criminale che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche, sventata solo dal caso. L’arresto è il risultato di un’articolata attività investigativa condotta dai Carabinieri, che hanno ricostruito la dinamica dell’agguato e raccolto prove schiaccianti a carico del 35enne.
Sparatoria a Trabia: l’Agguato a Colpi di Pistola
L’episodio risale a una notte dello scorso settembre, a Trabia, comune del palermitano. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, il 35enne termitano avrebbe esploso diversi colpi di pistola, un “revolver”, all’indirizzo di un’autovettura con a bordo quattro persone. Un agguato in piena regola, le cui motivazioni sono ancora in fase di accertamento. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma la sparatoria ha generato il panico e ha messo a rischio l’incolumità delle persone coinvolte.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Termini Imerese, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno immediatamente avviato le indagini per fare luce sull’accaduto. Fondamentali per l’identificazione del presunto responsabile sono state l’analisi dei filmati acquisiti dai sistemi di videosorveglianza presenti sul luogo della sparatoria e le informazioni fornite da alcuni testimoni, che hanno assistito alla scena e hanno fornito elementi utili per ricostruire la dinamica dell’agguato.
Identificato il Presunto Colpevole: Era Evase dai Domiciliari
Grazie all’attività investigativa, i militari sono riusciti a risalire all’identità del presunto colpevole, un uomo di 35 anni residente a Termini Imerese, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali. Un elemento che ha ulteriormente aggravato la sua posizione è emerso durante le indagini: all’epoca dei fatti, il 35enne era sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare. L’uomo, quindi, non solo avrebbe commesso un grave reato, ma avrebbe anche violato le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria, evadendo dalla sua abitazione.
A seguito dell’esecuzione del provvedimento restrittivo, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 35enne. L’operazione ha portato al rinvenimento di 11 grammi di hashish e di un bilancino di precisione, materiale che è costato all’uomo una denuncia in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Un ulteriore elemento a carico del 35enne, che delinea un quadro di illegalità diffusa.
Arresto e Carcere: il 35enne a Disposizione dell’Autorità Giudiziaria
Al termine dell’attività di polizia, l’uomo è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Termini Imerese, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il GIP ha convalidato l’arresto, emettendo a suo carico un provvedimento cautelare, disponendo che il 35enne rimanga in carcere in attesa del processo. Dovrà rispondere di tentato omicidio, porto illegale di arma da fuoco clandestina, evasione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Si precisa che, allo stato attuale, l’indagato è solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale, fino all’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, nel rispetto dei principi costituzionali di presunzione di innocenza.
L’arresto del 35enne a Termini Imerese è il risultato di un’operazione condotta con professionalità e tempestività dai Carabinieri, che hanno saputo ricostruire un grave episodio di violenza e assicurare alla giustizia il presunto responsabile. Un’azione che conferma l’impegno costante dell’Arma nella tutela della sicurezza dei cittadini e nel contrasto alla criminalità. La vicenda, tuttavia, ripropone il tema della pericolosità delle armi da fuoco e della necessità di un controllo più rigoroso sulla loro detenzione e sul loro utilizzo.
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