Il 2024 si chiude nel segno dell’Intelligenza Artificiale e il 2025 promette di continuare su questa scia. L’IA rappresenta una delle grandi invenzioni del nostro tempo, un motore di innovazione che ha già trasformato numerosi settori, incluso quello del gaming e del gambling. Tuttavia, se da un lato apre nuove opportunità, dall’altro porta con sé rischi e sfide etiche che richiedono attenzione e consapevolezza.
Tra i principali vantaggi dell’IA nel gaming spicca senza dubbio la personalizzazione dell’esperienza utente: questa tecnologia viene utilizzata infatti per creare sfide e contenuti basati sul comportamento del giocatore, adattando livelli, prove e ostacoli alle sue preferenze. Un approccio che consente un’esperienza più immersiva e coinvolgente ma che ha bisogno di raccogliere grandi quantità di dati, spesso senza che gli utenti ne siano pienamente consapevoli. È quindi cruciale garantire trasparenza e informare adeguatamente i giocatori, come ha sottolineato anche il Professor Kasra Ghaharian, titolare della cattedra dell’International Gaming Institute dell’Università del Nevada.
Nonostante i rischi legati alla gestione dei dati, l’IA ha anche notevoli aspetti positivi: può, ad esempio, svolgere un ruolo cruciale nella promozione del gioco responsabile. Grazie alla capacità di monitorare e analizzare i comportamenti degli utenti, può identificare schemi, stili e abitudini di gioco che indicano dipendenza e permette così di intervenire in maniera proattiva. Come? Ad esempio, limitando l’accesso in caso di comportamenti a rischio. A confermare questa possibilità è Stefania Siani, CEO e Chief Creative Officer di Serviceplan Italy, intervenuta in occasione di un webinar sulla nuova regolamentazione del gambling italiano e sulle potenzialità dell’innovazione: “Nel contesto del gioco d’azzardo, l’IA può essere usata per promuovere comportamenti responsabili e prevenire derive problematiche – si legge in questo articolo – Grazie agli algoritmi, è possibile monitorare i pattern di comportamento dei giocatori e intervenire tempestivamente per offrire supporto o suggerimenti utili”.
Quella di Sieni non è la sola voce all’interno di un dibattito che, almeno in Italia, è particolarmente acceso. L’Intelligenza Artificiale, infatti, viene già utilizzata per monitorare il comportamento dei giocatori e segnalare eventuali anomalie, contribuendo alla lotta contro la dipendenza e il gioco illegale. Tuttavia, per sfruttarne appieno il potenziale, è necessario un quadro normativo chiaro e aggiornato. È in questa direzione che si sta muovendo l’Unione Europea, che ha lavorato alla definizione di regolamentazioni specifiche per limitare i rischi e garantire la sicurezza degli utenti. Ma, come evidenziato dagli esperti, affinché queste misure siano efficaci, è fondamentale che vengano implementate e rispettate in modo uniforme. Discorso simile a quello che sta avvenendo in altri settori come quello dell’informazione e della comunicazione, dove è fondamentale etichettare e rendere identificabili i contenuti generati o manipolati dall’IA.
Una tecnologia che ovviamente rappresenta un’opportunità unica per rivoluzionare il settore del gaming, migliorando l’esperienza dei giocatori e aumentando la sicurezza. Senza perdere di vista la centralità della trasparenza e l’importanza di regole certe. Per rendere l’IA una risorsa e non una minaccia, per potenziare le opportunità e indebolire i rischi.