Tentativi di furto alla De Amicis, interviene Altadonna

Redazione
da Redazione
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Nuovo tentativo di furto all’istituto De Amicis, a Palermo. Il plesso scolastico di via Rosso di San Secondo, nel quartiere Noce, è stato preso di nuovo di mira, per la terza volta in quindici giorni. Nei due precedenti raid, i ladri hanno portato via prima tre computer e poi un quarto pc. I ladri sono tornati nuovamente ma nell’ultima incursione notturna sembra non sia stato rubato nulla di valore

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“Tre furti in 15 giorni, questo il bilancio per la D.D. De Amicis del quartiere Noce. Poco importa cosa è stato sottratto, ciò che fa male è l’immagine di vulnerabilità che dell’istituzione Scuola ne viene fuori”. Così Salvo Altadonna – responsabile PD Sicilia del Dipartimento Istruzione, formazione e contrasto alla povertà educativa – commenta i fatti accaduti presso la Scuola De Amicis.
“Questi atti non fanno che dimostrare ancora una vta che la Scuola è un sistema integrato e per tanto il suo miglioramento passa da ciò che ci sta fuori. Tanto più si investe nel contesto territoriale nel quale ogni scuole agisce tanto più si contribuisce ad una Scuola migliore. In questi anni, invece, si è ritenuto di dover sovraccaricare l’istituzione scuola di responsabilità non proprie facendola divenire il cartello tornasole di tutti i fallimenti che avvengano altrove.
Ho sentito la Dirigente Giovanna Genco con la quale, ormai da anni, c’è uno stretto legame di collaborazione sul territorio – prosegue Altadonna – visto anche il mio impegno come Presidente della Commissione Attività Sociali della V Circoscrizione e subito dopo ho chiamato anche Padre Salvatore della parrocchia Sacro Cuore di Gesù per raccordarci sul da fare. Accogliamo con piacere la disponibilità della FLC CGIL ad essere con noi nell’organizzare un’attività di sensibilizzazione per la Scuola De Amicis”.

“Sarebbe interessante una conferenza di servizi con l’amministrazione comunale e l’ufficio scolastico provinciale per analizzare le possibili cause di atti come questi ed affrontare in modo serio la questione” conclude Altanonna “evitando di declassare il tutto a gesto estemporanea o non rilevante dal punto di vista del contrasto alla povertà educativa”.

Redazione – Palermo Post

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