L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, OIPA, ha chiesto la sospensione della stagione venatoria 2021 in Sicilia.
La richiesta è stata presentata al Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, a seguito dello stato di emergenza che i continui roghi hanno generato in tutto il territorio. Infatti, oltre ad essere danneggiati ettari di macchia mediterranea e campi coltivati, sono stati migliaia gli animali, selvatici e d’allevamento, che hanno perso la vita negli incendi che ancora oggi si propagano nell’isola.
Dunque, quella di sospendere la stagione venatoria, il cui inizio è stabilito per il 19 settembre con le giornate di preapertura fissate per i giorni 1, 4, 5, 11 e 12 settembre, è un’istanza che giunge al culmine di un’estate che ha messo a dura prova tre dei pilastri dell’economia siciliana: l’agricoltura, l’allevamento e il turismo.
Infatti, “Il governatore Musumeci – ricorda l’associazione – ha dichiarato, il 6 agosto, lo stato di crisi e di emergenza su tutta la Sicilia per sei mesi a causa dei gravi incendi verificatisi già dalla fine di luglio e del permanente rischio per le prossime settimane”.
Il presidente dell’OIPA, Massimo Comparotto, afferma: “Occorre tutelare la fauna selvatica vittima delle centinaia d’incendi in tutta la Sicilia che hanno mandato in cenere ettari ed ettari di zone agricole e boschive. Chiediamo pietà per gli animali sopravvissuti all’inferno, molti di loro gravemente ustionati. Animali che hanno visto morire la prole e che non hanno più di che alimentarsi in quel che rimane del loro territorio. Farne anche vittime dei cacciatori sarebbe oltremodo crudele.”
Ogni anno, infatti, sono decine le associazioni che chiedono maggiore tutela e vigilanza non solo verso le specie protette, vittime anche loro di un sistema di bracconaggio che troppo spesso si camuffa all’interno del periodo di caccia, ma anche verso gli animali selvatici, i quali rischiano di non avere più le condizioni ambientali per il ripopolamento.
Infine, proprio sulla tutela della fauna siciliana, conclude Comparotto: “La sospensione dell’attività venatoria quest’anno è più che mai urgente. La tutela della biodiversità passa anche per un provvedimento come questo”.
Roberta D’Asta – Palermo Post