I poliziotti di Porto Empedocle (Ag) hanno fermato un egiziano maggiorenne e altri 5 connazionali minorenni per i reati di violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona perpetrati all’interno del centro di Siculiana. Le vittime dei reati sono stati dei minorenni anch’essi extracomunitari e gli episodi si sarebbero svolti all’interno del centro di accoglienza. Le Procure di Agrigento e dei minorenni di Palermo procederanno, nelle prossime ore, a richiedere la convalida dei fermi e a svolgere le ulteriori indagini che potrebbero portare alla luce altri episodi di violenza sessuale e reati contro la libertà personale.
Il centro di accoglienza di Siculiana non é nuovo a gravi episodi di cronaca, soltanto quest’estate é stato funestato da rivolte continue, tentativi di fuga e fughe per lo più di migranti minori non accompagnati. A Settembre 2020 un migrante ventenne ha trovato la morte investito da un’auto sulla strada statale Trapani – Agrigento, durante la rocambolesca fuga, nell’episodio furono investiti anche tre poliziotti che tentavano di riprendere il fuggitivo.
Dopo l’ennesimo grave fatto di cronaca a Villa Sikania, un ex resort a tre stelle, riconvertito nel 2014 a centro di prima accoglienza, viene naturale pensare che lì c’é qualcosa che non funziona. La struttura, la posizione, la gestione, il clima che si respira, senza volere entrare nel merito, bisogna prendere atto che se in un luogo, che ospita migranti come tanti altri, si verificano costantemente fatti gravi forse quel luogo andrebbe chiuso o ripensato.
Si tratta di una struttura priva di spazi ricreativi, dove c’é una forte promiscuità e dove basta che arrivi un migrante positivo al Coronavirus per fare ripartire la quarantena anti-Covid degli altri ospiti, allungando la permanenza oltre i limiti sopportabili. Una struttura, dove eccezionalmente fanno ingresso anche i migranti minorenni, e dove, soprattutto nel periodo estivo, si ripetono da anni proteste.
Redazione – Palermo Post