Una disputa condominiale sfocia nel sangue a Palermo, tra Valdesi e Partanna Mondello. Un diciottenne ferisce a coltellate padre e figlio vicini di casa.
La quiete notturna di via Danae, strada residenziale al confine tra le borgate palermitane di Valdesi e Partanna Mondello, è stata squarciata da urla e violenza nella notte tra domenica e lunedì scorsi. Un alterco nato da banali questioni condominiali è degenerato in una rissa furibonda, culminata nell’accoltellamento di un uomo di 40 anni e di suo figlio diciottenne. Ad impugnare l’arma sarebbe stato un loro vicino di casa, anch’egli appena diciottenne.
Via Danae: dalle Parole alla Violenza Fisica, l’Escalation
Le tensioni tra vicini, un fenomeno purtroppo non raro, hanno assunto contorni drammatici. Secondo quanto si apprende, un diverbio legato a questioni condominiali, i cui dettagli sono ancora al vaglio degli inquirenti, ha fatto precipitare la situazione. Il giovane diciottenne si sarebbe confrontato con il vicino 40enne e suo figlio, coetaneo dell’aggressore. Dalle parole si è passati rapidamente ai fatti: la discussione si è trasformata in una colluttazione fisica, una rissa tra i tre. Nel caos dello scontro, il giovane vicino avrebbe estratto un coltello, colpendo ripetutamente sia il padre che il figlio. È stata la moglie del quarantenne, e madre del ragazzo ferito, a dare l’allarme disperata, chiamando il numero unico per le emergenze mentre la violenza si consumava sotto i suoi occhi.
Due Ricoveri e un’Indagine: Caccia all’Arma del Delitto
L’intervento dei soccorsi del 118 è stato immediato. Le ambulanze hanno raggiunto via Danae e hanno trovato padre e figlio feriti. Entrambi sono stati trasportati d’urgenza, in codice rosso, all’ospedale Villa Sofia di Palermo. Dopo le prime cure e gli accertamenti, al padre è stata diagnosticata una prognosi di 25 giorni ed è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia. Il figlio diciottenne ha riportato ferite che hanno richiesto il ricovero nel reparto di Urologia, con una prognosi di 20 giorni. Come da protocollo in caso di ferite da arma da taglio, il personale sanitario del pronto soccorso ha immediatamente allertato la Polizia di Stato.
Gli agenti hanno avviato le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo. Il presunto responsabile è stato rapidamente identificato nel giovane vicino di 18 anni, che ora risulta formalmente indagato per il reato di lesioni personali aggravate. Un aspetto cruciale delle indagini riguarda l’arma utilizzata: nonostante le perquisizioni effettuate nell’abitazione del giovane indagato, il coltello con cui avrebbe colpito i due vicini non è stato ancora ritrovato. Le ricerche dell’arma proseguono, mentre gli investigatori continuano a raccogliere elementi per definire compiutamente la dinamica e le responsabilità. Si ricorda che, per il principio costituzionale, l’indagato è da considerarsi presunto innocente fino a sentenza definitiva.