Primario Civico di Partinico: Serve Lockdown

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da Redazione
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Non ci sta Vincenzo Provenzano, primario dell’ospedale Civico di Partinico, tra i primi nosocomi ad essere stati convertiti in covid hospital durante la prima ondata di contagi e da allora da sempre in prima linea nel contrasto alla pandemia da covid-19, ed invoca un lockdown di 15-20 giorni.

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“A chi ci governa faccio un appello: serve un lockdown di 15-20 giorni. Chiudiamo tutto per bloccare questa marea montante omicida. In caso contrario non usciremo da questa situazione e si rischia tra un paio di settimane, quando arriverà il picco dei contagi dopo le festività natalizie, di trovarci davanti a una catastrofe”. Lo dichiara all’AdnKronos il primario del nosocomio di Partinico davanti la tensosteuttura allestita ad Ospedale da campo in tutta fretta per consentire ai pazienti di scendere dalle ambulanze e avviare la loro presa in carico cercando di dare una boccata di ossigeno a pronto soccorso e reparti sempre più in affanno. “Qui abbiamo dovuto aprire un altro piano, non ci sono più posti. Stiamo riempiendo tutto, arrivano da ogni parte”, dice Provenzano senza nascondere la propria preoccupazione. “Sono dieci volte di più. Cerchiamo di fare posti dappertutto, sembra di essere in guerra”, dice il direttore del Covid Hospital. “Continuare a ripetere che la variante Omicron è poco più di un raffreddore è un errore – taglia corto -. Non è affatto meno virulenta. Lo è nei soggetti vaccinati con terza dose, che rischiano, però, di essere, in quanto paucisintomatici, vettori del contagio, rendendo praticamente impossibile la tracciabilità”.

In chi non è vaccinato la malattia è “devastante”, anche tra i giovani. “Non si tratta più solo di un’infezione respiratoria, ma una di una patologia multiorgano – avverte Provenzano -. È una malattia completamente nuova e chi non è protetto dal vaccino si infetta in maniera dannata e grave. Abbiamo avuto, persino, il caso di un giovane di 30 anni che ha rischiato di morire per un’occlusione intestinale.

Serve un lockdown di almeno due settimane per arginare l’esplosione dei contagi che è come un fungo atomico e occorre anche rendere obbligatorio subito il vaccino – sottolinea -. Noi abbiamo tenuto in zona bianca l’Italia con un numero di positivi doppio rispetto a quello dello scorso anno quando eravamo in lockdown. Ora occorre intervenire. Subito. Lo dico da medico perché siamo davanti a un’infezione terribile nei non vaccinati con un gravissimo interessamento multiorgano”. Ad aggravare la situazione, notizia di ieri, della crescita di contagi tra medici e infermieri del Civico di Partinico. “Un’emergenza altrettanto grave. Tanti continuano a infettarsi, con una simile velocità di contagio mi chiedo chi rimarrà a curare i pazienti in corsia? Chiudiamo tutto, per almeno due settimane, per scongiurare una catastrofe”.

Redazione – Palermo Post

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