Un video cambia le carte in tavola sulla rissa mortale a Partinico. Le accuse ai fratelli Failla derubricate, ora ai domiciliari. Dubbi sulla causa del decesso di Vaccaro.
Un filmato che riscrive, almeno in parte, una tragica storia di violenza stradale. A Partinico, la vicenda della rissa che ha portato alla morte del fruttivendolo Gioacchino Vaccaro assume nuovi contorni grazie a un video che sembra confermare la versione dei due fratelli, Antonino e Leonardo Failla, inizialmente accusati di omicidio preterintenzionale. Il Giudice per le Indagini Preliminari, Marco Petrigni, ha infatti riqualificato il reato in rissa e disposto gli arresti domiciliari per i due uomini, precedentemente detenuti. Restano, tuttavia, molti punti oscuri su una vicenda nata da un banale alterco per un sorpasso.
Versioni Contrapposte e il Nastro della Verità (Parziale)
La verità sull’accaduto, consumatosi in via Frosinone, è apparsa fin da subito difficile da ricostruire, viziata da versioni diametralmente opposte. Da un lato, la famiglia Vaccaro, distrutta dal dolore, che accusava i fratelli Failla di un’aggressione brutale e premeditata, scatenata da presunte offese rivolte da Antonino Failla alla moglie del fruttivendolo per una guida ritenuta troppo lenta. Secondo questo racconto, i Failla sarebbero scesi dalle auto e avrebbero colpito violentemente padre e figlio, proferendo anche minacce per il futuro. Dall’altro lato, la versione dei fratelli Failla, che parlavano di un’aggressione subita per primi, con Vaccaro che avrebbe urlato “Ti ammazzo, ti scafazzo la testa” ad Antonino, e con l’intera famiglia Vaccaro che avrebbe bloccato l’uomo dentro l’auto prima che Leonardo intervenisse per calmarli, scatenando poi la colluttazione. In questo caos di accuse incrociate, è emerso un video, registrato da una telecamera di sorveglianza, che ha fornito elementi cruciali, seppur parziali. Le immagini, come evidenziato dal GIP, sembrano confermare la versione dei Failla almeno nella fase iniziale: mostrerebbero infatti i membri della famiglia Vaccaro scendere “assai impetuosamente” verso l’auto di Antonino Failla, bloccando con forza lo sportello. Il filmato, però, non riprende l’intera rissa, poiché i contendenti si spostano fuori dall’inquadratura. Una verità parziale, dunque, che però “sconfessa parzialmente”, secondo il giudice, la versione fornita dalla moglie della vittima.
Omicidio Preterintenzionale Derubricato: la Decisione del GIP
Alla luce del video e delle dichiarazioni rese, il GIP Petrigni ha ritenuto di dover riqualificare il reato da omicidio preterintenzionale a rissa. Una decisione motivata, scrive il giudice, dall’impossibilità di accertare, allo stato attuale, un nesso causale diretto tra la colluttazione e il decesso di Gioacchino Vaccaro. La vittima, infatti, pur avendo ingaggiato lo scontro fisico, non sembrava accusare malesseri particolari subito dopo la rissa, tanto da mettersi alla guida. Inoltre, non sono note eventuali patologie pregresse che potrebbero aver contribuito al tragico epilogo. La mancanza di un chiaro collegamento causa-effetto tra la rissa e la morte ha portato il GIP a escludere, per ora, l’ipotesi dell’omicidio preterintenzionale. Di conseguenza, i fratelli Failla sono stati scarcerati e posti agli arresti domiciliari. La vicenda, tuttavia, non è chiusa. Le indagini proseguono per chiarire tutti gli aspetti ancora oscuri di questa tragica storia, che ha lasciato una scia di dolore e interrogativi nella comunità di Partinico. Resta il dramma di una vita spezzata e la necessità di comprendere appieno come un banale litigio stradale possa essere sfociato in tragedia.