PALERMO – L’unità operativa di Cardiochirurgia del Policlinico “Paolo Giaccone” ha introdotto un’innovativa tecnica mininvasiva per il trattamento delle valvulopatie cardiache, con un accesso chirurgico dal cavo ascellare. Questa nuova metodica rappresenta un importante progresso, offrendo ai pazienti interventi meno traumatici rispetto alle procedure tradizionali, con tempi di recupero più rapidi e un maggiore comfort post-operatorio.
La tecnica, sviluppata grazie alla collaborazione con il Dottor Utz Kappert del Centro Cuore di Dresda, consente di operare attraverso una piccola incisione nell’area ascellare, eliminando la necessità di aprire lo sterno. I primi interventi hanno riguardato un paziente di 76 anni con stenosi della valvola aortica e uno di 57 anni con insufficienza mitralica. Entrambi stanno bene e hanno beneficiato di protesi e procedure all’avanguardia.
Per la sostituzione della valvola aortica è stata impiegata una protesi auto-espandibile di ultima generazione che non richiede suture, riducendo notevolmente i tempi operatori. Nel caso di insufficienza mitralica, i chirurghi hanno effettuato un riparo valvolare, dimostrando l’efficacia della tecnica anche in interventi complessi.
Il Direttore della Cardiochirurgia, Vincenzo Argano, ha sottolineato i vantaggi dell’approccio ascellare, che supera il tradizionale accesso toracico: “Questo metodo offre una migliore esposizione chirurgica e consente di trattare più vizi valvolari contemporaneamente. Inoltre, la cicatrice è nascosta, garantendo un eccellente effetto estetico”.
La Direttrice generale dell’Azienda Ospedaliera, Maria Grazia Furnari, ha elogiato il lavoro del team: “Questa innovazione è il risultato di un costante impegno nella ricerca e nella formazione del personale, assicurando ai pazienti sicurezza e assistenza di altissimo livello”.
Con questa nuova tecnica, il Policlinico di Palermo consolida il suo ruolo tra i Centri Hub siciliani per il trattamento delle patologie valvolari, integrando approcci mininvasivi e percutanei per migliorare la qualità delle cure.