Un neonato estremo prematuro con una grave malformazione dell’esofago è stato trattato con successo al Policlinico “Paolo Giaccone” grazie alla stretta collaborazione tra l’Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale e l’Unità Operativa di Chirurgia Pediatrica. Il piccolo paziente, nato prematuramente a 28 settimane di gravidanza con appena 800 grammi di peso, presentava atresia dell’esofago, una grave malformazione che mette a rischio la respirazione e richiede una complessa ricostruzione chirurgica. Il caso ha richiesto un approccio multidisciplinare per garantire la sopravvivenza e la futura qualità di vita del bambino. Dopo una lunga fase di stabilizzazione in terapia intensiva neonatale, il paziente è stato sottoposto a un intervento chirurgico durato tre ore, che ha permesso la ricostruzione completa dell’esofago e la separazione tra l’esofago e la trachea. Il bambino è stato quindi riportato in Terapia Intensiva Neonatale per ricevere assistenza respiratoria e nutrizione parenterale totale. È stato necessario un percorso di educazione alla suzione e deglutizione prima di poterlo alimentare in modo tradizionale. Oggi, il paziente continua il suo follow-up con specialisti, dimostrando come la medicina moderna e la collaborazione tra professionisti sanitari possano garantire un futuro migliore per i neonati che affrontano sfide così difficili fin dall’inizio della loro vita.