La Guardia di Finanza sequestra immobili, conti correnti e società di scommesse a un imputato legato a “Cosa nostra”
Palermo, 30 ottobre 2024 – I Finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria hanno eseguito un decreto di sequestro antimafia emesso dal Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto coinvolto in reati di truffa ai danni dello Stato e gestione illecita di scommesse. I reati, aggravati dalla finalità di favorire un’associazione mafiosa, vedono l’imputato al centro di un sistema fraudolento destinato a sostenere gli interessi economici di “Cosa nostra” attraverso attività criminali della famiglia Fontana, radicata nel quartiere Acquasanta di Palermo.
Il soggetto, già arrestato nell’operazione “Mani in pasta”, svolgeva un ruolo cruciale per il clan. A lui erano state affidate, tramite un altro esponente del sodalizio, la gestione e il controllo di agenzie di scommesse sportive ufficialmente legittimate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma utilizzate per raccogliere scommesse in contanti, in violazione della normativa nazionale, fiscale e antiriciclaggio. Le scommesse venivano trasferite su piattaforme di gioco online con domini esteri (“.com”), creando una rete illegale parallela di raccolta, i cui introiti finivano per finanziare l’organizzazione criminale.
Un patrimonio in netta sproporzione con i redditi dichiarati
Le indagini finanziarie della Guardia di Finanza hanno rivelato una notevole sproporzione tra i redditi ufficialmente dichiarati dall’imputato e il valore dei beni accumulati. Su queste basi, il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione ha emesso il decreto di sequestro, che riguarda beni per un valore complessivo superiore ai 500 mila euro, tra cui una società attiva nel settore delle scommesse, una quota societaria di un’altra attività simile, quattro immobili residenziali situati nella provincia di Palermo, un terreno, un magazzino e cinque conti correnti bancari.
La lotta al riciclaggio e al sostegno economico della criminalità organizzata
L’operazione di sequestro, parte delle attività di contrasto al riciclaggio e al traffico illecito di denaro, evidenzia il lavoro congiunto delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria nel reprimere l’economia sommersa legata alle attività mafiose. Questi sequestri patrimoniali sono uno strumento chiave per indebolire le organizzazioni criminali, riducendo il loro potere economico e restituendo alla collettività beni accumulati in modo illecito.
Con quest’azione, la Guardia di Finanza e la Procura di Palermo confermano il loro impegno nel contrasto alla criminalità organizzata, a tutela della legalità e dell’economia sana del territorio.