I lavoratori del trasporto extraurbano a Palermo hanno fatto sentire la propria voce attraverso uno sciopero che ha coinvolto la Sicilbus s.p.a., azienda che gestisce i collegamenti tra diverse località del capoluogo siciliano. In una giornata segnata anche dallo sciopero dei dipendenti Amat, che ha paralizzato la città, i lavoratori della Sicilbus hanno incrociato le braccia per quattro ore, con un’adesione massiccia che ha superato il 90%.
La vertenza tra i dipendenti e l’azienda è in corso da anni e non sembra trovare una soluzione definitiva. Nonostante una serie di incontri e tentativi di conciliazione, le richieste dei lavoratori, tra cui i tempi di percorrenza e i buoni pasto, non hanno ottenuto un’accoglienza completa da parte della Sicilbus.
Dopo una prima fase di procedura di raffreddamento conclusasi senza esito positivo, e un tentativo conciliativo della Prefettura di Palermo, anche questo senza esito, i lavoratori si trovano ora ad attendere una risposta dall’azienda. In assenza di comunicazioni e di progressi nelle trattative, sono pronti ad intraprendere nuove azioni di sciopero nei prossimi giorni.
La situazione mette in evidenza le difficoltà e le tensioni nel settore dei trasporti in Sicilia, con i lavoratori che lottano per ottenere migliori condizioni lavorative e l’azienda che deve affrontare le sfide economiche e organizzative del settore. Resta da vedere se le parti riusciranno a trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti e ponga fine alla vertenza in corso.