Paura a Palermo: intera famiglia ghanese intossicata da monossido di carbonio. Bimba di 7 anni la più grave, decisiva la camera iperbarica del Policlinico.
Una tragedia sfiorata a Palermo, dove un’intera famiglia di origine ghanese è rimasta intossicata da monossido di carbonio all’interno della propria abitazione. Padre, madre, la loro bambina di sette anni e una zia sono stati soccorsi in condizioni preoccupanti, ma grazie al tempestivo intervento del 118 e alle cure specialistiche ricevute al Policlinico, sono ora fuori pericolo. La più grave è apparsa subito la piccola di casa.
L’Allarme in Via Perez: la Corsa al Policlinico tra Sirene e Apprensione
L’allarme è scattato in un’abitazione di via Francesco Perez, una strada situata a breve distanza dalla Stazione Centrale di Palermo. Qualcuno ha allertato i soccorsi segnalando che gli occupanti della casa mostravano i sintomi di una possibile intossicazione. Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118 e i Carabinieri. La situazione è apparsa subito chiara: si trattava di un’intossicazione da monossido di carbonio, il pericoloso gas inodore e incolore prodotto dalla combustione incompleta, spesso causato da malfunzionamenti di caldaie, stufe o bracieri in ambienti poco ventilati. I quattro componenti della famiglia – padre, madre, figlia di 7 anni e zia – sono stati soccorsi e trasportati d’urgenza al Policlinico di Palermo.
La Camera Iperbarica Salva la Famiglia: Due Trattamenti per la Bimba
Al Policlinico, la famiglia è stata presa in carico dall’equipe specializzata nel trattamento delle intossicazioni da monossido, che può contare sulla presenza della camera iperbarica, strumento fondamentale in questi casi. La bambina di sette anni è risultata la più gravemente intossicata e ha necessitato di ben due trattamenti in camera iperbarica, una terapia che consiste nel far respirare ossigeno puro a una pressione superiore a quella atmosferica per eliminare rapidamente il monossido dal sangue e ridurre i danni agli organi.
I genitori e la zia, anch’essi intossicati ma in condizioni meno critiche, sono stati sottoposti a un singolo trattamento iperbarico. Le cure, coordinate dal reparto diretto dalla dottoressa Fiammetta Ronga, si sono rivelate efficaci: le condizioni di tutti e quattro i membri della famiglia sono subito migliorate e sono stati dichiarati fuori pericolo. La bambina, dopo il secondo ciclo di terapia iperbarica, è stata trasferita all’Ospedale dei Bambini “Di Cristina” per essere tenuta sotto osservazione, come da prassi in questi casi pediatrici. Una vicenda che si conclude con un lieto fine, grazie alla prontezza dei soccorsi e all’efficacia delle terapie specialistiche, ma che ricorda ancora una volta la pericolosità del monossido di carbonio e l’importanza della prevenzione e della manutenzione degli impianti di riscaldamento.