Durante un trasferimento dal carcere di Catania al Lorusso Pagliarelli di Palermo, un detenuto è stato scoperto con 45 grammi di droga nascosti negli slip. La sostanza stupefacente, celata con l’intento di eludere i controlli, è stata individuata dal cane antidroga Margot, che ha permesso alla polizia penitenziaria di smascherare il tentativo di contrabbando all’interno della struttura.
L’episodio è avvenuto durante una delle ispezioni di routine condotte all’arrivo dei detenuti nelle strutture penitenziarie. Margot, addestrato per il rilevamento di sostanze stupefacenti, ha subito manifestato segnali chiari durante il controllo del detenuto appena trasferito. In seguito all’allerta del cane, gli agenti hanno effettuato una perquisizione approfondita, scoprendo i 45 grammi di droga nascosti negli indumenti intimi del detenuto.
Di fronte all’evidenza, l’uomo ha ammesso il possesso della droga, confermando le sue responsabilità. A seguito della scoperta, la polizia penitenziaria ha provveduto a denunciarlo, proseguendo con le formalità legali del caso. L’intervento rappresenta un esempio di come le misure di sicurezza e i controlli possano contrastare il traffico di sostanze stupefacenti all’interno dei penitenziari, contribuendo a mantenere l’ordine e la sicurezza.
Questo episodio evidenzia il ruolo cruciale dei cani antidroga nel sistema carcerario italiano. Margot, grazie al suo addestramento, ha permesso agli agenti di prevenire l’introduzione di droghe nel carcere, confermando l’efficacia delle unità cinofile nelle operazioni di controllo. Il caso pone l’accento sulla necessità di incrementare tali risorse nei penitenziari, specialmente in contesti dove la sicurezza e la prevenzione sono prioritarie.