Occupazione in Italia pre e post pandemia.
Ormai conosciamo bene l’annosa problematica dell’occupazione in Italia pre e post pandemia.
Un’accelerazione improvvisa dello smart working ha fortemente impattato nella vita quotidiana di ognuno di noi.
Da un sondaggio, infatti, é emerso che prima della pandemia, a livello internazionale, il 53% dei lavoratori ha lavorato sempre in ufficio lontano da casa. Questo dato é poi diminuito, fino ad arrivare al 39% dei nostri giorni.
Inoltre, sono emersi aspetti positivi dello smart working: la flessibilità e il guadagno in termini di tempo.
Ne consegue che, con più tempo e maggiori comodità, le persone producono di più con un lavoro flessibile.
I nuovi lavori: il Network Marketing.
L’occupazione pre e post pandemia ha cambiato i rapporti tra i colleghi e con i dipendenti, ma anche il modo di cercare nuove opportunità lavorative.
Oggi che il Network Marketing é molto più potente di ieri, lavorare in questo campo rappresenta sicuramente una concreta opportunità di svolta.
É grazie all’evoluzione dell’online, ma anche in conseguenza della pandemia che, giocoforza, sono nate nuove professioni: e-commerce manager, social media manager, operatori di digital marketing e, appunto, networkers.
Ma, se da un lato il Covid ha scosso l’intero sistema economico, causando una profonda crisi, dall’altro ha dato l’opportunità di rivedere il mondo del lavoro, accelerando la globalizzazione e responsabilizzando i dipendenti, attraverso il lavoro da remoto.
Secondo gli ultimi dati INPS l’occupazione post pandemia ha distrutto, solo nei primi mesi del 2020, circa 500.000 posti di lavoro.
Adesso il fenomeno del Network Marketing affianca le vendite porta a porta, in voga fino a qualche decennio fa, grazie soprattutto all’ascesa di internet.
Proprio questo settore, infatti, nell’ultimo anno, ma soprattutto durante il periodo pandemico, é riuscito a dare il meglio di sé, incrementando i fatturati in maniera estremamente significativa.
Il Network Marketing opera su due canali: la vendita di prodotti, sfruttando l’online, e il reclutamento, cioè l’opportunità di lavorativa.
Lavoro per le “categorie protette”.
L’inclusione lavorativa é uno dei temi fondamentali per le persone con disabilità. Il lavoro non dà solo reddito, ma anche la dignità e il sentirsi parte attiva di una comunità.
La situazione occupazionale dei disabili in Italia è drammatica: solo il 35% dei disabili, infatti, risulta avere una lavoro. Ciò dimostra che, ancora oggi, sono proprio le cosiddette “categorie protette” ad essere le grandi escluse dal mercato del lavoro.
Esistono diverse aziende che permettono di operare completamente tramite web: a maggior ragione, se una persona con handicap ha problemi di mobilità, la possibilità di lavoro da casa, auto gestendosi completamente, offre grandi vantaggi.
Inoltre, dobbiamo pensare che trovare un lavoro “tradizionale” è un problema per tutti.
Ancora di più in periodi come questo, nonostante la legge sul diritto al lavoro delle persone con disabilità, la situazione è estremamente complicata e, per certi versi, avvilente: molti disabili non provano nemmeno più ad inserirsi nel mondo del lavoro tradizionale.
Quindi, ad oggi, la nuova formula di lavoro del Network Marketing sembra essere l’offerta lavorativa più congeniale per questa società.
Silvia Evangelisti – PalermoPost
interessante!!!