Dopo i tamponi antigenici nessun caso a scuola. È l’esito delle due giornate di screening all’istituto comprensivo di Cinisi. Dove sono stati effettuati tamponi rapidi prima alle classi della scuola secondaria di primo grado e poi a quelle della scuola primaria per l’infanzia. Ieri sera é arrivata la certezza che non é stato registrato nessun caso di positività tra gli alunni della scuola di Cinisi.
Ad oggi quindi i casi di positività accertati dall’asp sono di 50 positivi su 12.000 abitanti, una situazione che farebbe presupporre che statisticamente si sarebbe dovuto registrare qualche caso di positività nelle scuole. Da qui il dubbio che i numeri non siano proprio esatti. Di una settimana fa infatti la diretta facebook con la quale il Sindaco Giangiacomo Palazzolo metteva in dubbio i dati dell’asp perché non coincidevano con il rapporto chiesto ai medici di base del paese.
Così dopo lo screening nelle scuole, Palazzolo ha deciso di scrivere al presidente della Regione Nello Musumeci, al commissario per l’emergenza Covid-19, Renarto Costa, nonché alla direzione Generale dell’Asp per chiedere che gli alunni dell’istituto comprensivo vengano sottoposti al tampone molecolare.
Palazzolo dubita degli esiti dei controlli effettuati con i test antigenici, che non hanno individuato alcun positivo: “La circostanza appare non proporzionata al complessivo scenario epidemiologico del territorio comunale dove, a seguito di tamponi molecolari, ad oggi risultano circa 50 casi di positività, alcuni dei quali di tipo variante inglese”, osserva nella lettera. Il sindaco di Cinisi ricorda che la comunità scientifica ritiene i tamponi rapidi “non attendibili” nel rilevare la variante inglese del Covid-19.
Da qui l’allarme perché la popolazione scolastica, visti gli esiti dei test antigenici, potrebbe essere indotta a “un allentamento della tensione sociale”: una circostanza, secondo il sindaco “estremamente pericolosa per la diffusione della pandemia”.
Redazione – Cinisi Post
