Multe salate e chiusure per i locali della movida Siciliana che non rispettano le normative sul contrasto all’emergenza sanitaria da Covid -19.
In questi giorni, soprattutto dall’11 ottobre, data in cui anche l’isola è tornata ad essere zona bianca, continuano incessanti i controlli dei carabinieri dei Nuclei antisofisticazioni e sanità (Nas) nei ristoranti, pub, bar e nei locali della movida dei capoluoghi di provincia del Sud. Controlli che mirano soprattutto a verificare che i gestori dei locali applichino adeguatamente tutte le disposizioni per il contenimento dei contagi.
Nel corso dell’ultimo fine settimana, infatti, i carabinieri dei Nas dell’Italia meridionale hanno concentrato l’attività ispettiva proprio sul rispetto dei protocolli anti-Covid ed in particolare sulla verifica delle prescrizioni sul certificato green pass.
In tutto, ad oggi, sono stati verificati 236 locali, tra ristoranti, pub, bar e altre strutture ricettive, nei principali capoluoghi di provincia del Mezzogiorno.
I militari, confondendosi tra i clienti durante le ore della movida, hanno complessivamente verificato il possesso del
certificato verde di oltre 1.700 persone. Le multe, invece, immediatamente notificate ai clienti, sprovvisti della certificazione verde e ai gestori dei locali, per mancato controllo, sono state 42.
Inoltre, in alcuni casi è stata addirittura segnalata la completa assenza, nei locali, delle predisposizioni necessarie al contenimento della diffusione del Sars-cov-2 (come ad esempio: la segnaletica per il distanziamento, igienizzanti et similia). E Per questi motivi è stata anche disposta la chiusura di 4 esercizi commerciali, tra Palermo e Catania.
Complessivamente, in tutta l’area meridionale, le multe elevate dai Carabinieri dei nuclei antisofisticazioni e sanità ammontano a circa 18mila euro.
Redazione – Palermo Post