Giornata rovente a Palermo, temperature abbondantemente sopra i trentacinque gradi ed aria irrespirabile per i numerosi incendi che ancora una volta hanno devastato la città, ma nonostante tutto più di ventimila cuori rosanero hanno risposto presente riempiendo il Barbera. Le tre vittorie consecutive hanno fatto crescere l’entusiasmo tra la tifoseria, nonostante qualche mugugno per il gioco che si aspetta ormai da più di un anno. Corini mette in campo ancora una volta Aurelio al posto di Lund e relega Insigne in panchina. Il primo tempo è un botta e risposta costante con le due squadre che vanno a turno vicino al vantaggio. Si capisce subito che la squadra di Caserta venderà cara la pelle. Quando si va al riposo l’opaco Aurelio lascia il posto a Lund.
Comincia il secondo tempo ed il Palermo tiene il pallino del gioco, senza però riuscire ad essere davvero pericoloso. Brunori, spreca le poche palle che gli arrivano ed ormai sembra il fantasma di se stesso. Sono cinque le partite in cui, al di là del gol che non arriva, il capitano rosanero sembra essersi smarrito. Alle sue spalle scalpita un Soleri in gran forma, ma Corini prima di pensare all’attacco, decide di rivoluzionare il centrocampo mettendo Vasic e Claudio Gomes per Henderson e Stulac, il tasso tecnico si abbassa ed il Cosenza comincia a prendere campo. Arriva il turno di Insigne per Di Mariano e ci chiediamo come mai non sia stato schierato dall’inizio. La punta partenopea apre spazi e salta l’uomo, dando la sensazione di potere sbloccare il match da un minuto all’altro. Arriva l’ultimo cambio, in zona cesarini ci si aspetta Soleri ed invece entra Mancuso, che si divora la palla del vantaggio a tre minuti dalla fine. Partita ormai ancorata sullo zero a zero e invece ecco il gran goal di Canotto che fa scendere il gelo su Palermo.
Dopo più di un anno, non c’è più neanche la voglia di criticare un tecnico che ha ampiamente dimostrato di non essere all’altezza. Mi chiedo soltanto cosa abbia fatto Soleri per meritarsi questo trattamento. E mi auguro che la fortuna torni a fare capolino in casa rosa nero, perché senza quella sarà davvero difficile centrare l’obiettivo.