La diocesi di Cefalù ospiterà due famiglie afghane

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da Redazione
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Dopo l’ascesa dei Talebani in Afghanistan nel mese di Agosto con la ritirata delle forze della Nato, Intere famiglie afghane hanno provato a lasciare un paese nelle quali le prospettiva di vita si fanno sempre più difficili, soprattutto per le donne e per chi in questo ventennio ha provato a costruire una prospettiva democratica per il paese. Profughi che l’Europa e l’occidente in generale ha il dovere di accogliere. Come ricordato da Papa Francesco, che ha chiesto alle diocesi di farsi primi luoghi di accoglienza. Tra le prime a rispondere all’appello la diocesi di Cefalù.

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La Diocesi di Cefalu’, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio che ha promosso i corridoi umanitari, ospiterà due famiglie afghane in fuga dal proprio paese dopo il precipitare della situazione politica e militare in Afghanistan e l’instaurazione del nuovo governo talebano.

“A tutti gli uomini e le donne del mondo va il mio appello a camminare insieme verso un noi sempre più grande, a ricomporre la famiglia umana, per costruire assieme il nostro futuro di giustizia e di pace, assicurando che nessuno rimanga escluso” é l’invito di Papa Francesco. Un invito rivolto alle chiese locali, a ciascun credente e alla società tutta affinché sia più solidale e inclusiva.

La Chiesa Cefaludense non si tira indietro e ancora una volta si fa “prossimo” di chi soffre, degli ultimi e lo fa in modo concreto accogliendo chi é fuggito dalla propria terra in cerca di un futuro migliore. L’annuncio da parte del Vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante, del Servizio Pastorale Cooperazione tra le Chiese e Migrantes e della Caritas Diocesana in occasione della 107° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

Redazione – Palermo Post

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