Sono 475 mila gli italiani che seguono giornalmente eventi di eSports, con una statistica che sale fino a 1,6 milioni per coloro che seguono eventi a livello settimanale.
A dirlo è il nuovo Rapporto sugli eSports in Italia, pubblicato nei giorni scorsi da Gaming Report, che sottolinea una crescita del 15% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il mercato degli eSports, insomma, è sempre più in crescita e a breve si scrollerà di dosso l’etichetta di settore di nicchia per aprirsi una volta per tutte al grande pubblico. Per adesso, stando a quanto riporta la ricerca, l’utente medio è principalmente uomo, di età intorno ai 27 anni, con un livello d’istruzione e un reddito superiore alla media della popolazione. Tra le motivazioni che spingono i fan a dedicarsi agli esports ci sono il puro e semplice intrattenimento (dato come risposta dal 80% degli intervistati), il fatto di sentirsi parte di una community (fattore importante per il 64% delle persone). Il 94% della fanbase dice di giocare tramite console, soprattutto a videogame con tema sportivo. Per quanto riguarda i generi, però, c’è da registrare la crescita dei battle royale, soprattutto da PC, oppure dei titoli di strategia e degli sparatutto.
Un mercato, questo, che può interessare e non poco al mondo del calcio. Nel Rapporto, analizzato da Gaming Report, si legge infatti che “il 79% dei club partecipanti alle 10 Top Division presenti nel vecchio continente ha inaugurato una divisione di E-sports, per un totale di 143 società, dato più che raddoppiato rispetto al 2017”. Nel nostro paese si contano 87 club di calcio professionistico che hanno aperto al loro interno una divisione di eSports. Un trend che accomuna tanto i club di spicco quanto quelli delle leghe minori, che “hanno avviato negli ultimi anni diverse tipologie di attività nel calcio virtuale (tornei on-line ed eventi su tutto il territorio), ai quali si sono iscritti decine di migliaia di gamers”.
È interessante leggere anche quanto contenuto nell’eSports Reputation Report relativo al secondo trimestre 2024, uno studio in cui si analizza l’attività delle squadre di Serie A attive sui social e allo stesso tempo nei campi degli sport elettronici. Tra le squadre più attive c’è il Bologna, davanti al Cagliari e al Lecce, con numeri interessanti anche per Udinese e Fiorentina. Ogni mi piace, ogni followers, ogni interazione sui social generata dagli eSports può essere infatti un valore aggiunto per tutto il club, per la sua visibilità, per il suo merchandising e per l’immagine che si diffonde di sé.
Un modello che è stato già messo in campo da diversi club di Premier League: dal Manchester City al West Ham, dal Tottenham all’Arsenal, passando per Chelsea, Liverpool, Leeds, Burnley. Tutti pronti a salire sul carro degli eSports. Un carro dove è meglio salire prima che sia troppo tardi.