A Palermo, Carabinieri arrestano 8 persone per furti seriali in supermercati. Rubati beni per 15.000 euro con una tecnica collaudata. Disposti i domiciliari.
Un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata eseguita dai Carabinieri della Compagnia San Lorenzo di Palermo nei confronti di otto persone, uomini e donne di età compresa tra i 29 e i 59 anni. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica, scaturisce da un’articolata indagine che ha fatto luce su una serie di furti aggravati compiuti in vari supermercati cittadini.
Gli otto indagati sono accusati di aver agito in concorso, tra il 2023 e il 2024, in almeno dieci episodi delittuosi ai danni di esercizi della grande distribuzione. Il valore complessivo della merce sottratta, che comprendeva generi alimentari, elettrodomestici e capi d’abbigliamento, ammonta a circa 15.000 euro.
Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte dalla Stazione dei Carabinieri di Palermo Uditore, il gruppo avrebbe adottato una metodologia collaudata, ripetendo sistematicamente le stesse azioni con una chiara divisione dei ruoli. La merce veniva occultata sotto gli indumenti, all’interno di borse personali oppure nei carrelli della spesa, prima di essere portata all’esterno degli esercizi commerciali.
Fondamentale per gli investigatori è stata l’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza, che ha consentito di ricostruire la dinamica dei furti e individuare i diversi compiti all’interno della banda. Ogni componente avrebbe avuto un ruolo specifico, funzionale all’efficacia del colpo.
Particolarmente significativo il ruolo di uno dei presunti complici, incaricato di stazionare all’esterno dei supermercati, nei pressi delle porte d’ingresso. La sua presenza aveva lo scopo di attivare le fotocellule, agevolando l’apertura automatica delle porte scorrevoli per facilitare l’uscita degli altri membri del gruppo con la merce rubata. Inoltre, lo stesso individuo avrebbe avuto il compito di vigilare sull’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, avvisando tempestivamente gli altri complici in caso di pericolo.
Gli indagati, come previsto dalla normativa vigente, sono da considerarsi attualmente soltanto presunti responsabili, pur in presenza di gravi indizi a loro carico. La loro posizione sarà esaminata in sede giudiziaria nel corso del procedimento penale, che potrà concludersi solo con una sentenza definitiva di condanna, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza.
L’attività investigativa condotta dai Carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, ha consentito di interrompere un presunto meccanismo criminoso quotidiano, strutturato e mirato, che colpiva ripetutamente attività commerciali della città, arrecando danni economici significativi.