Un’indagine dei Carabinieri della Compagnia di Cefalù ha portato all’arresto di due fratelli e una donna, accusati di sfruttamento della prostituzione e tentata violenza sessuale. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, ha svelato un sistema criminale ben organizzato che coinvolgeva due immobili a Cefalù e Lascari,trasformati in “case d’appuntamento”.
Le indagini, iniziate nel giugno 2023, hanno rivelato come i due fratelli, proprietari degli immobili, sfruttassero donne provenienti dal Sud America, in particolare dalla Colombia, costringendole a prostituirsi. La donna arrestata avrebbe avuto il ruolo di gestire le ragazze, organizzando i loro turni e controllando l’attività.
I fratelli imponevano alle vittime un pagamento di 350 euro a settimana, oltre a pretendere prestazioni sessuali gratuite. In un caso, una delle donne sarebbe stata minacciata di essere cacciata dall’abitazione se si fosse rifiutata di sottostare alle richieste degli sfruttatori. Le indagini hanno dimostrato che le donne si prostituivano perché in stato di bisogno.
Attraverso attività tecniche, i Carabinieri hanno documentato l’attività criminale tra aprile e giugno 2024, identificando 23 prostitute e 560 clienti. Le donne pubblicizzavano i loro servizi su siti di incontri online e ricevevano clienti dalle 8 del mattino fino a tarda notte, per un costo di 50 euro a incontro.
L’operazione si è conclusa con il sequestro preventivo dei tre immobili utilizzati per l’attività illecita, situati in zone residenziali di Lascari e Cefalù, e con il sequestro di 28.350 euro, considerati profitto del reato.