Gangi, cittadinanza onoraria ad Alessandro Becchina, in arte Aless, figlio del compianto Maestro Gianbecchina.
Da sempre Alessandro Becchina, artista e architetto, è stato un promotore di arte e cultura a Gangi. Dopo l’Istituzione Gianbecchina, nata nel 1996, ha contribuito al nascere, nel 2000, anche della Pinacoteca Gianbecchina in collaborazione con l’amministrazione della città di Gangi.
“Alessandro Becchina – ha commentato il sindaco Giuseppe Ferrarello – ha sempre manifestato affetto e devozione per Gangi. Il suo primo grande impegno è stato la realizzazione della Pinacoteca Gianbecchina, che ha curato personalmente. Il grande amore per Gangi – ha continuato il sindaco – lo ha portato a donare una scultura alla collettività, dimostrando, ancora una volta, il sentimento di amicizia che lo ha sempre legato a questo territorio”.
La pinacoteca, situata nella Chiesa di San Calogero e diretta da Alessandro Becchina, ha un’esposizione permanente di 40 opere, tra oli su tela, acquarelli, bozzetti e acqueforti donati da Giovanni Becchina, al suo paese d’adozione.
Inoltre è stata inaugurata anche una mostra, curata dall’Istituzione Gianbecchina, a palazzo Bongiorno, un percorso sensoriale dal titolo “Misteri surreali tra cielo e terra” con opere di Alessandro Becchina.
“La voglia di promuovere qualsiasi espressione artistica – dice Migliazzo – ha portato l’istituzione, assieme all’amministrazione comunale, ad accogliere la proposta di Alessandro Becchina ad organizzare una sua mostra personale. Opere meravigliose che coinvolgono tutti i sensi”.
Durante l’evento, Alessandro Becchina ha dipinto su un abito bianco donato dallo stilista palermitano Filippo Calì. L’abito era indossato da Floriana Franchina primo flauto alla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana che si è esibita durante la creazione dell’opera. L’abito farà parte della mostra che rimarrà in esposizione a palazzo Bongiorno.
L’artista ha poi partecipato al talk scritto e diretto da Rosa Di Stefano, con Tanino Bonifacio, storico dell’arte ed Enzo Randazzo, scrittore e storico.
A seguire il conduttore del talk Di Stefano ha commentato “La seducente luce di un Mediterraneo che fluttua fra realtà e sogno. Si parte sempre dal dettaglio che anima il senso della vita. Questo dettaglio viene poi geometrizzato dalla mente, organizzato matematicamente sullo spazio reale che gli è destinato ed esplode, infine, in morbide astrazioni oniriche, in cui l’eternità trova la sua più compiuta realizzazione. Mi abbandono così alle commoventi visioni di Alessandro Becchina, paesaggi della mente, che mi riportano indietro nel tempo, tra gli incanti policromi della mia infanzia, nella mia terra arsa dal sole, laddove si annida la mia verità intima, l’unica per me possibile, quella che non ha mai smesso di celebrare la vita”.