L’ordinanza emanata ieri da Musumeci ha creato caos, soprattutto ai drive-in per i tamponi rapidi, strutture che da ottobre dello scorso anno sono sempre state aperte. I drive-in, se da un lato hanno consentito di monitorare l’andamento pandemico, dall’altro sono stati l’unica misura diagnostica per i più indigenti. Dovrebbe essere ancora fresco nella memoria dei politici il ricordo del marzo 2020, le testimonianze di migliaia di cittadini lombardi, veneti, emiliani, abbandonati febbricitanti in casa, in attesa di ricevere un tampone.
I drive-in per I tamponi rapidi sono un presidio sanitario indispensabile per il contrasto alla pandemia. Pensare di chiuderli sarebbe stata una follia ed al riguardo lo stesso assessore Razza, questa mattina, si é premurato di chiedere, ai sensi della nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana, la regolare apertura di tutti i drive-in. Restano operativi per le prestazioni a titolo gratuito che sono dirette: ai soggetti già vaccinati, ai soggetti destinatari di misure di Contact tracing, alle attività di screening programmato, ai rientrati in Sicilia dalle aree geografiche per le quali e’ previsto il tampone obbligatorio.
Nello spirito dell’ordinanza, quindi la chiara intenzione di “incentivare le vaccinazioni”, strumento indubbiamente utile ad evitare gli effetti più drammatici dell’infezione da Covid-19. La Sicilia dovrebbe saperlo, visto che ieri ha avuto la metà circa dei decessi registrati nel paese ed é una regione nella quale un quinto degli over 60 non ha ancora iniziato la profilassi vaccinale.
Ma, continuiamo a chiederci a cosa servono le misure a metà? La chiusura parziale dei drive-in per i tamponi rapidi, rischia di far perdere di vista un importante strumento di analisi sull’andamento pandemico e rendere più difficile il tracciamento. Insomma, la solita misura all’italiana, non c’é il coraggio politico di obbligare la popolazione a vaccinarsi e lo si fa attraverso la costruzione di ostacoli, nei quali rischia però di inciampare l’intero paese.
Alla luce della nuova ordinanza del Presidente della regione riportiamo di seguito le decisioni prese all’hub della fiera del mediterraneo:
Drive-In per i tamponi rapidi Fiera del Mediterraneo
Dal 15 agosto in poi, in conformità al provvedimento presidenziale, i test rapidi gratuiti al drive-in dell’hub vaccinale provinciale potranno essere eseguiti solo sui vaccinati; sui soggetti destinatari di misure di contact tracing; su chi rientra in attività di screening organizzato; sui convocati dall’autorità sanitaria per effettuare un tampone; su chi torna in Sicilia da aree geografiche per le quali è previsto il tampone obbligatorio”.
“I non vaccinati che, a partire dall’ordinanza di ieri, potranno sottoporsi a tampone solo a proprie spese, non avranno accesso al servizio alla Fiera del Mediterraneo, dal momento che qui si effettuano solo test rapidi gratuiti – si legge ancora – L’orario osservato dall’area drive-in tamponi della Fiera sarà 8-10,15 (orario di chiusura dei cancelli, mentre l’attività proseguirà fino alle 11 e anche oltre, se necessario); per vaccini e ufficio green pass l’orario di apertura al pubblico è 9 – 19, con ingresso da via Sadat. Per i tamponi drive-in si entra esclusivamente in auto dal cancello di piazza Mandela.
Roberta D’Asta – Palermo Post