Un’icona della lotta alla mafia, “Casa Memoria Felicia Impastato“, sarà venduta all’asta il 5 giugno a Palermo a causa dei debiti di Giovanni Impastato. La Regione ha diritto di prelazione.
Un luogo simbolo della resistenza civile contro la mafia, un presidio di memoria e impegno, rischia di finire all’asta. “Casa Memoria e Felicia Impastato”, l’immobile di Cinisi che fu abitazione di Peppino Impastato e di sua madre Felicia, sarà messo in vendita il prossimo 5 giugno 2025 presso la Sala Aste della società Astelegale.net S.p.A. a Palermo. Una notizia che scuote le coscienze e che mette a rischio un patrimonio di inestimabile valore storico e culturale, a causa dei debiti accumulati da Giovanni Impastato, fratello di Peppino.
I Debiti di Giovanni Impastato e l’Ordine del Tribunale
La vendita all’asta è stata disposta dal giudice per l’esecuzione immobiliare del Tribunale di Palermo, Gianfranco Piagnataro, a seguito di un procedimento avviato per i debiti contratti da Giovanni Impastato. Si tratta di somme considerevoli: 140 mila euro dovuti all’attore Dario Tindaro Veca e ben 1 milione e 300 mila euro nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Vista l’entità del debito, il provvedimento prevede la vendita di tutti i beni di proprietà di Giovanni Impastato. Tra questi figura, purtroppo, anche “Casa Memoria Impastato”, inserita nel lotto numero 2, che comprende anche un altro immobile e parte da una base d’asta di 115.520 euro. È importante notare che dal pignoramento è esclusa l’abitazione personale di Giovanni Impastato (Lotto 1), in quanto, secondo i documenti, l’edificio risulta totalmente abusivo, essendo stata regolarizzata solo la presenza del terreno ma non la costruzione sovrastante. La vendita si terrà con modalità telematica sincrona, a partecipazione mista, attraverso la piattaforma www.spazioaste.it.
Un Simbolo Antimafia a Rischio: la Regione Interverrà?
La notizia della messa all’asta di “Casa Memoria” ha destato profonda preoccupazione. L’immobile, situato in contrada Uliveto (nota a Cinisi come “chianu di Napoli”), non è una semplice abitazione, ma un luogo carico di significato, trasformato in un centro di memoria e testimonianza della lotta contro la mafia, intitolato a Felicia Impastato, madre coraggiosa che non si è mai arresa nella ricerca della verità sull’omicidio del figlio Peppino, ucciso per ordine del boss Tano Badalamenti.
La sua storia, e quella di Peppino, sono diventate un simbolo universale di impegno civile e di resistenza al potere mafioso. Proprio per il suo valore storico e culturale, il Tribunale di Palermo interpellerà nei prossimi giorni la Regione Siciliana per sapere se intende esercitare il diritto di prelazione sul bene. Un’eventuale acquisizione da parte della Regione garantirebbe la salvaguardia di questo luogo fondamentale per la memoria collettiva e per l’educazione alla legalità. La vicenda getta un’ombra dolorosa su una storia di coraggio e riscatto, evidenziando come le difficoltà economiche possano mettere a rischio anche patrimoni simbolici di inestimabile valore. La speranza è che le istituzioni intervengano per preservare “Casa Memoria” e il suo significato per Cinisi, per la Sicilia e per l’intero Paese.