Il Tribunale di Palermo ha revocato il controllo giudiziario imposto alla società Givica, amministrata da Angelo Sammaritano. Il provvedimento è stato disposto per l’insussistenza di pericoli di infiltrazioni mafiose nella governance aziendale.
La Vicenda
La società Givica, attiva nel settore della gestione di punti vendita di prodotti alimentari e non, era stata sottoposta a controllo giudiziario volontario in seguito a un’interdittiva antimafia. Quest’ultima si basava sul presunto rischio di influenze esterne derivanti dal rapporto tra Angelo Sammaritano, amministratore dell’azienda, e suo padre Giuseppe Sammaritano, ritenuto appartenente a un’organizzazione mafiosa in un procedimento precedente.
L’interdittiva antimafia aveva ipotizzato che Giuseppe Sammaritano potesse avere un’influenza occasionale sulle scelte aziendali. Tuttavia, nel corso del procedimento, è stato dimostrato che tali sospetti erano infondati.
Le Conclusioni del Tribunale
Il tribunale, presieduto dal giudice Gabriella Di Marco, ha ritenuto che non sussistesse alcuna prova di condizionamenti esterni o attività criminali collegate alla gestione della società. In particolare, è stato evidenziato che:
- La presunta pericolosità sociale di Giuseppe Sammaritano era cessata nel 2009, come attestato dalle indagini svolte nel procedimento giudiziario.
- Durante il periodo di controllo giudiziario, non è emerso alcun elemento che indicasse l’esistenza di legami tra l’azienda e attività illecite o organizzazioni mafiose.
- La società ha implementato efficaci misure di self-cleaning, garantendo la trasparenza e la regolarità della gestione aziendale.
Misure di Self-Cleaning: La Chiave della Revoca
Un elemento fondamentale per la revoca del controllo giudiziario è stata l’adozione di misure di self-cleaning da parte della Givica. Queste misure, volte a prevenire qualsiasi forma di influenza esterna, hanno rafforzato la governance aziendale, assicurando il rispetto delle regole amministrative e finanziarie.
Le misure di self-cleaning hanno incluso:
- L’introduzione di protocolli interni per garantire la trasparenza nella gestione delle attività aziendali.
- L’adozione di controlli più rigorosi per la prevenzione di eventuali rischi di condizionamenti esterni.
- La collaborazione attiva con le autorità durante il periodo di controllo giudiziario.
Il Ruolo della Difesa
Angelo Sammaritano, amministratore della società, è stato assistito dall’avvocato Giuseppe Murone, il quale ha presentato le prove necessarie per dimostrare l’infondatezza delle accuse iniziali. Il tribunale ha accolto le tesi difensive, sottolineando come la gestione della Givica sia avvenuta nel pieno rispetto delle normative vigenti, senza alcun rischio di infiltrazioni mafiose.
Una Decisione Importante per il Settore
La revoca del controllo giudiziario rappresenta un caso significativo per la gestione delle interdittive antimafia e dei controlli giudiziari. Il procedimento ha evidenziato come sia fondamentale basare le misure restrittive su prove concrete, evitando che sospetti infondati possano compromettere la reputazione e l’operatività di aziende regolari.
La trasparenza dimostrata dalla Givica durante tutto il procedimento ha permesso di ristabilire la fiducia nei confronti della società, sottolineando l’importanza di strumenti come il self-cleaning per garantire la legalità e prevenire qualsiasi forma di condizionamento.
Il decreto del Tribunale di Palermo conferma che la Givica, amministrata da Angelo Sammaritano, opera in piena conformità con le regole e senza alcuna influenza esterna. Questa decisione restituisce alla società la piena autonomia e rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto per garantire la trasparenza e la legalità nella gestione aziendale.