Due distinti furti di rame colpiscono la provincia di Palermo. A Borgetto razziato un impianto Enel, a Carini un generatore. Indagano i Carabinieri.
Il fenomeno dei furti di rame continua a colpire la provincia di Palermo, causando danni economici e potenziali disservizi. Due distinti episodi si sono verificati a Borgetto e Carini, dove ignoti ladri hanno asportato centinaia di metri di cavi, prendendo di mira infrastrutture elettriche e aziendali. Su entrambi i casi indagano i Carabinieri.
Razzia tra Borgetto e Carini: i Dettagli dei Furti
Il primo furto è avvenuto a Borgetto, in contrada Monaci. Qui, i malviventi hanno preso di mira un impianto dell’Enel, riuscendo a portare via circa 200 metri di cavi di rame. Un danno significativo, il cui ammontare esatto è ancora in fase di quantificazione, ma che evidenzia la spregiudicatezza dei ladri, disposti a colpire anche infrastrutture di pubblica utilità pur di appropriarsi del prezioso metallo, il cui valore sul mercato nero rimane elevato.
Il furto di cavi da impianti elettrici può comportare non solo un danno economico per l’ente gestore, ma anche potenziali interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica per le utenze collegate. Il secondo episodio si è verificato a Carini, in piazzetta Margi. In questo caso, l’obiettivo dei ladri è stato un gruppo elettrogeno appartenente a una società locale. Sono stati rubati circa 100 metri di cavi di rame, probabilmente utilizzati per il funzionamento del generatore. Anche in questa circostanza, il danno non è solo economico, ma può compromettere l’operatività dell’azienda colpita, soprattutto se il generatore serviva come fonte di energia di emergenza.
I Carabinieri delle rispettive compagnie territoriali hanno avviato le indagini su entrambi i furti. Si stanno raccogliendo elementi utili per identificare i responsabili, analizzando eventuali tracce lasciate sul posto e verificando la presenza di sistemi di videosorveglianza nelle aree interessate. Il contrasto ai furti di rame rimane una priorità per le forze dell’ordine, data la frequenza di questi reati e le loro ripercussioni sull’economia e sui servizi ai cittadini.



