Amore che fugge. La Fuitina, una tradizione tutta siciliana.
Riguardava l’allontanamento volontario di una coppia di fidanzati, con lo scopo di consumare anticipatamente il matrimonio, mettendo i genitori di fronte al fatto compiuto, oppure dispensandoli dalle spese della cerimonia ufficiale. E lo facevano ammettendo, una volta ritornati al cospetto dei genitori, di aver consumato il primo rapporto sessuale, così da ottenere l’autorizzazione per sposarsi.
Dovete sapere che, neanche fino a troppi anni fa, infatti, per la società patriarcale, era veramente inaccettabile che una donna si concedesse al di fuori del matrimonio. Così, ammettendo di aver avuto un rapporto sessuale, i genitori si trovavano costretti ad assecondare quelle nozze.
Spesso, però, la Fuitina perdeva quel suo lato romantico: infatti, capitava anche che i giovani ricorressero a questo stratagemma, per sposarsi prima di altri fratelli o sorelle maggiori che, secondo tradizione, avrebbero avuto la priorità.
così, per non attendere tempi lunghissimi, e per coronare i loro sogni, molti giovani inscenavano La Fuitina, senza necessariamente consumare il rapporto sessuale.
Amore che fugge. La Fuitina – L’organizzazione
I due amanti si accordavano sul luogo dell’incontro attraverso bigliettini, fino al momento della fuga. Spesso nonne e zie ospitavano la giovane coppia.veni poi il coinvolgimento dei parenti più vicini, che affidavano alla gfiobano coppia il La Fuitina oggi:Ovviamente, oggi viviamo in società molto diversa, da quella finora descritta. Perciò la fuitina, oggi, avviene raramente.
La Fuitina –Film che raccontano
Nel 1964, il famoso regista Pietro Germi la raccontò la Fuitina, affrontando il senso dell’onore nella tradizione siciliana in una grottesca commedia dal titolo “Sedotta e abbandonata”.
Agnese, studentessa sedicenne, subisce violenza da parte del promesso sposo di sua sorella Matilde. Il padre, accortosi dell’accaduto, tenta di imporre le nozze riparatrici al seduttore. Questi però si rifiuta perché disprezza l’arrendevole fanciulla e, solo con la minaccia di una denuncia prima e della morte dopo, si rassegnerà alle nozze. Architettato un falso rapimento come pretesto per le nozze di fronte agli occhi della gente, il padre si trova di fronte al rifiuto energico di Agnese. Tuttavia il genitore vincerà ogni opposizione in nome dell’onore familiare e condurrà i due giovani all’altare. Colto da un collasso morirà, soddisfatto, proprio il giorno delle nozze mentre Matilde si chiuderà in convento.
E oggi?
Oggi, i casi di Fuitina sono rarissimi: se si ha voglia di sposarsi in fretta, infatti, si va semplicemente in municipio mentre, se ci sono contrasti con i genitori, si opta per qualche compromesso o semplicemente ci si allontana emotivamente da loro, oltre che fisicamente.
Silvia Evangelisti-PalermoPost