AAA Presidenti di Seggio Cercasi

Simone Di Trapani
da Simone Di Trapani
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"Nella nostra sezione manca ancora il presidente. Sono arrivati già diversi elettori che hanno chiesto di votare ma abbiamo spiegato loro che ci sono alcuni problemi e ci hanno risposto che ritorneranno più tardi, ma non è detto considerata la bella giornata e la partita del Palermo". Lo dice all'ANSA Marcella Garbini, 49 anni, scrutatrice nella sezione 196, che si trova nell'istituto comprensivo Cruillas in via Salerno, un quartiere della prima periferia di Palermo. Nella scuola ci sono quattro sezioni, i seggi sono stati insediati manca all'appello da ieri soltanto la 196. Ieri pomeriggio, gli scrutatori hanno atteso invano che arrivasse il presidente nominato che, però, non è mai arrivato. ANSA/ROBERTO GINEX

A quattro ore dall’apertura ufficiale – fissata alle 7 del mattino con possibilità di voto fino alle 23 – sarebbero ancora numerose le sezioni in cui mancano i presidenti di seggio. Non si possono avviare le operazioni di conta, validazione e firma delle schede elettorali e, dunque, aprire al voto degli elettori. Numerosi quelli che si sono presentati ai seggi e non hanno potuto esercitare il diritto di voto. Diverse le sezioni senza presidente soprattutto nei quartieri popolari da Borgo Vecchio a Borgo Nuovo, a Cruillas, nel centro storico, nel quartiere Zen 2, ecc ecc.

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Insomma, laddove questo “mestiere” è più pericoloso. Ormai appare chiaro che il voto a Palermo è comunque falsato e l’unica cosa saggia da fare sarebbe annullare, commissariare e creare una struttura in grado quanto meno di garantire la democrazia nella nostra città. Le responsabilità come sempre in questi casi si rimpallano, quando è così sono di tutti e di nessuno. Ecco perché la toppa rischia di essere peggio del buco.

Presidenti di seggio rinunciatari denunciati dal comune

Dal comune fanno sapere di aver denunciato alla procura i presidenti che hanno rinunciato, noi vorremmo tanto capire per quale arcano motivo un essere umano non è libero di fare una scelta. Esponenti di centrodestra accusano il comune di aver sottovalutato la finale playoff. E ancora ci chiediamo cosa c’entra una partita di calcio con l’emorragia di presidenti di seggio? Hanno rinunciato tutti per andare allo stadio? E come mai solo dai quartieri popolari? Dal centrosinistra la proposta dissennata di far votare tra una settimana laddove i seggi sono chiusi, modello elezioni spezzatino.

Arresti, nubi fosche sulla democrazia cittadina e adesso il caos nei seggi. Tutto questo non è tollerabile, a prescindere dalla responsabilità dei singoli. Siamo oltre il limite, se poi pensiamo che migliaia di persone non hanno potuto votare a causa del covid, visto che non si sono potute registrare su un sito hackerato fino a ieri, allora la frittata è fatta.

Fermiamoci, ripristiniamo la minima forma di civiltà per garantire elezioni libere e democratiche, facendo anche completare il lavoro alla magistratura che indaga sul voto di scambio e poi rechiamoci alle urne, tra 18 mesi non tra sette giorni.

Simone Di Trapani – Palermo Post

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