Negli occhi degli sportivi italiani c’è ancora la vittoria in rimonta della Roma contro l’Atletico Bilbao in Europa League, un capolavoro firmato Claudio Ranieri, una delle istituzioni del calcio italiano, ben altra cosa rispetto a chi oggi siede sulla panchina rosanero. La Roma non molla, ci crede, lotta, Ranieri indovina i cambi e va a vincerla allo scadere.
Ma torniamo alla nostra realtà, alla crudele serie B, il Palermo adesso è squadra forte e lo sta dimostrando, grazie al gran lavoro di Osti a gennaio, possiamo contare su calciatori di tutto rispetto ed un fuoriclasse per la categoria, che anche oggi ha messo la firma sulla partita segnando la sua quarta rete in cinque partite. La partita si mette male, strafalcione, come sempre più spesso accade quando si costringono i portieri a dover impostare l’azione, di Audero e dopo poco più di mezzo minuto siamo già sotto di un goal.
Ma il Palermo adesso è forte, e prende lentamente possesso del gioco, azione dopo azione, si impone e schiaccia una Sampdoria, che oggi ci è sembrata piuttosto modesta, come la sua stessa classifica recita. Il tempo si chiude con l’inzuccata di Pohjanpalo che la riporta in parità. Nella ripresa il Palermo si fa sempre più padrone del gioco e, minuto dopo minuto, sembra imminente il sorpasso e quando Di Francesco, lanciato a rete, rovina al suolo sul tocco di Akinsanmiro, per il doriano arriva il rosso diretto e i rosanero restano in superiorità per più di mezz’ora di gioco.
La squadra è consapevole che adesso la partita si deve vincere, la terza vittoria di fila, sarebbe un segnale per il campionato e farebbe salire alle stelle il morale in vista di un finale di campionato da affrontare all’arma bianca. È il momento di ricostruire l’assetto in campo e andarci a prendere la vittoria. Ed invece Dionisi confeziona il suo ennesimo disastro personale, di cui ovviamente non si prenderà la paternità. Lascia in campo un Di Francesco ormai stremato e poco lucido, fa uscire Verre che faceva da legame tra centrocampo e attacco per fare entrare Le Douaron a pestare i piedi alla coppia Pohjanpalo – Brunori, che da quel momento non ricevono più una palla giocabile.
Si spreca così l’ennesima occasione di dare una svolta al campionato. Siamo consapevoli e convinti che la tecnica e la forza dei calciatori (da segnalare anche la prestazione perfetta di Blin al centro della difesa) ci potrà portare a giocarci le nostre chances ai playoff, a patto di non gettare alle ortiche le occasioni che la fortuna ci offre.
Resta, certo, l’amaro in bocca per non aver cambiato allenatore quando è stato cambiato il direttore sportivo, così a nove dalla fine il massimo a cui si potrà ambire senza più sbagliare sarà un quinto sesto posto.